Il socio gialloblù Giuseppe Langella
Il futuro è adesso. La ritrovata stabilità economica proietta la Juve Stabia verso orizzonti più sereni sia in termini di bilancio che di campo. Ecco dunque che, in attesa di ottemperare alle scadenze amministrative, la società può finalmente concentrarsi sul piano sportivo in vista della prossima annata agonistica. «Ora possiamo iniziare a pianificare la stagione 2022/2023 – ha sottolineato il socio gialloblù Giuseppe Langella –, abbiamo intenzione di contattare diversi direttori sportivi per selezionare il profilo più adatto alle nostre esigenze. Disponiamo di una rosa con diversi calciatori sotto contratto, ci occorre una figura in grado di sposare il nostro progetto consigliandoci come muoverci sia in termini di migliorie dell’organico che di gestione dello stesso. Noi siamo giunti al punto zero, ora possiamo ripartire con la mente un po’ più sgombra sul piano amministrativo e possiamo concentrarci sul nostro progetto cercando di commettere meno errori possibili». La gestione della sfera tecnica, come nella passata stagione, sarà di competenza proprio di Giuseppe Langella. «Allenatori e direttori devono fare i conti con me – scherza il fratello del patron Andrea –, sono io quello che esonera tutti. Personalmente io, come chiunque si cimenti nel mondo dello sport, vorrei vincere sempre, tant’è che due finestre di mercato per uno come me sono anche poche. Guardando alla stagione appena conclusa, ho notato che soprattutto in trasferta è venuta a mancare la giusta personalità da parte della squadra. Abbiamo costruito una rosa competitiva, poi cammin facendo abbiamo rischiato di trovarci a lottare per la salvezza e, se non avessimo vinto a Messina, probabilmente avremmo sudato sino alla fine per ottenerla. Non voglio avere più a che fare con calciatori che, alle prime voci, pensano solo al proprio contratto anziché alla serenità dell’ambiente. Il nuovo ds dovrà selezionare gente desiderosa di ottenere successi e sudare la maglia. La scelta del direttore sportivo sarà accurata, siamo la Juve Stabia e tutti accettano di sedersi al tavolino con noi per farsi illustrare il nostro progetto. Vogliamo allestire una squadra da cesellare di anno in anno inserendo tra i 2 e i 3 innesti di spessore, spesso investire milioni e milioni in un solo anno non è sinonimo di vittorie e le recenti eliminazioni eccellenti ai playoff lo confermano. Una cosa è certa, io e mio fratello Andrea lavoreremo con la passione e la determinazione di chi vuole tornare a vincere senza rischiare di ritrovarsi in una situazione disastrosa come quella da cui siamo appena usciti. Ora siamo un modello da seguire per tutte le società italiane e vogliamo continuare ad esserlo». Da qui a poche settimane, senza perdere d’occhio l’iter burocratico legato alla ristrutturazione del debito e all’iscrizione al prossimo campionato, la Juve Stabia inizierà dunque a piazzare i primi tasselli della stagione che verrà. I tifosi sognano il ritorno di Salvatore Di Somma, anche se continua a tenere banco il profilo di Francesco Montervino. Due identikit di qualità tra i vari che le vespe stanno vagliando con l’obiettivo di allestire una rosa in grado di onorare il glorioso vessillo stabiese.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»