La torcida gialloblù
La Juve Stabia dovrà prendere le misure alla nuova Turris targata Leonardo Menichini. Rispetto alla formazione battuta 2-1 nel girone di andata al Liguori grazie alle reti di Erradi e Mignanelli blindate da un rigore parato nel finale di gara da Thiam, quella che farà domani sera capolino al Romeo Menti sarà una squadra che pian piano sta ritrovando una propria quadratura dopo il troppe volte rimandato esonero di Caneo. Il recente successo con il Potenza, frutto di un’autorete di Hristov in pieno recupero, ha riportato a galla i corallini che ora sono quintultimi in graduatoria a 4 punti dagli stessi lucani e dal Foggia e, soprattutto, hanno 9 lunghezze di vantaggio sul Monterosi penultimo, margine che oggi eviterebbe la disputa della sfida playout. Monopoli e Virtus Francavilla, invece, inseguono rispettivamente a 5 e 6 punti. Situazione salvezza in costante evoluzione che potrebbe spingere la Turris a provare a puntare a qualcosa in più di un singolo punticino. D’altronde il ruolino di marcia di Menichini vanta 2 vittorie, 2 pareggi e la sola sconfitta di Picerno, a testimonianza di una difesa che non è più quella colabrodo del suo predecessore. Va dato oltretutto merito al gruppo di non essersi fatto influenzare dalle note vicende societarie che poche settimane or sono avevano registrato l’annuncio della cessione del club da Antonio Colantonio a Francesco Guardascione poi annullato innescando una querelle contraddistinta da accuse reciproche da parte dei due imprenditori. Dinamiche che non hanno influito sul mercato che ha registrato i preziosissimi ingaggi last minute di Casarini e Siega che si sono sommati a quelli di Nicolao, Ricci e Jallow. Sul piano tattico, Menichini potrebbe proporre il 3-4-2-1 visto con il Potenza o il più probabile 4-3-3 schierato nelle prime gare. In entrambi i casi, i corallini cercheranno di compattarsi e ripartire sulla falsa riga di quanto fatto da Giugliano e Brindisi, soprattutto affidandosi alla rapidità di Jallow. Rispetto alla gestione Caneo, anche per effetto delle operazioni in entrata effettuate a gennaio, non rappresenta più un elemento intoccabile l’ex gialloblù Scaccabarozzi, determinante per le sorti coralline nella prima parte del campionato e divenuto un idolo della tifoseria. Dal canto suo mister Pagliuca dovrà fare i conti con una grande incognita difensiva, dovendo fare a meno dello squalificato Bellich. Se l’impiego di Stanga sembrerebbe la soluzione più naturale, le pressioni del derby e il solo punto conquistato nelle ultime due gare potrebbero spingere il tecnico toscano a puntare sull’usato sicuro accentrando uno tra Andreoni e Baldi. Da valutare anche l’opzione Folino, che ha discretamente figurato quando è stato impiegato in Coppa Italia oltre che nelle molte occasioni in cui è subentrato nei minuti finali sia per blindare il risultato che per questioni di minutaggio. Una cosa è certa, chiunque scenderà in campo darà l’anima per far tornare a cantare il Romeo Menti in nome di un puzzle da proteggere ad ogni costo.
«Questa vittoria ci restituisce leggerezza, questi 22 punti rappresentano un sogno» spiega il tecnico. «Prima della partita avevamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud, volevamo vincere per Castellammare. Dedico questi 3 punti a mia moglie, così evito di farle il regalo di compleanno»