Venerdì scorso il Paris Saint Germain si è imposto per 3 a 0 sul Nizza di Mario Balotelli al Parco dei Principi di Parigi in occasione della undicesima giornata del campionato di Ligue 1. A segno l’ex attaccante del Napoli Edison Cavani, autore di una doppietta, e autorete di Santos. Le immagini delle telecamere hanno di consueto ripreso l’esultanza dell’uruguaiano subito dopo la rete del momentaneo 2 a 0 e un piccolo particolare non è passato inosservato: al momento della festa di Cavani sotto la curva, dove erano presenti "Les Parisiens", era esposto un drappo raffigurante il castello di Castellammare, con il nome per intero della città e la scritta Curva Sud con i colori sociali della Juve Stabia. Lo striscione era affiancato a quello di un'altra compagnia ultras italiana, ossia quella azzurra. In seguito non sono mancate, ovviamente, da parte dei tifosi gialloblù e partenopei le condivisioni a raffica sui social per questa insolita e piacevole circostanza. Su una famosa pagina è, infatti, comparso un video amatoriale, nel quale si intravedono entrambi i manifesti. Non è stata una semplice coincidenza: l’anno scorso un gruppo di ultras del PSG hanno fatto conoscenza con alcuni componenti della tifoseria stabiese. Da quell’incontro sarebbe nata una nuova alleanza, che, a quanto è sembrato, è perdurata a distanza di un anno. Si fanno alcune ipotesi circa il motivo per cui le due tifoserie campane erano in Francia: secondo la più plausibile, come affermato da blizquotidiano.it, gli ultras del Napoli, insieme a quelli stabiesi, sarebbero partiti per la capitale francese per sancire la pace con la squadra parigina, dopo alcuni diverbi accesi avvenuti in occasione della sfida tra Napoli ed Hellas Verona, squadra precedentemente gemellata con il PSG, che venne affiancata da alcuni supportes parigini e laziani contro quelli azzurri.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»
