Oggi in tarda mattinata il presidente Andrea Langella, in compagina del vice presidente Vincenzo D’Elia e del neo direttore tecnico Matteo Lovisa, ha presentato alla stampa la stagione 2023/24. Di seguito le dichiarazioni del presidente in sintesi ai microfoni ufficiali del club: «Rivolgo i miei ringraziamenti a mio fratello Giuseppe, che ha sposato il progetto Juve Stabia con grande impegno e con tanti sacrifici. È arrivato tre anni fa, un anno e mezzo dopo che sono arrivato io. Mi chiesero di entrare e sposai anche io la causa. Siamo andati in Serie B e siamo retrocessi. Mi sono trovato da solo e senza esitazione mio fratello ha sposato questa causa ed è entrato in questo inferno, portandolo avanti con dignità e sacrifici veri in questi tre anni. Ho visto in lui il carattere da vero tifoso. Alla fine siamo noi i veri tifosi e lo dico alle persone che ci hanno criticato e offeso. Alle persone che vogliono che la Juve Stabia fallisca e che noi andiamo via. Dopo diversi anni siamo ancora in Serie C e al giorno d’oggi non è facile. Ci sono una serie di requisiti che prima non c’erano. Oggi ci troviamo nell’inferno del calcio italiano. Mi voglio spogliare da socio, ma voglio interagire da tifoso e dire grazie a questa persona. Abbiamo fatto quadrare tutti conti con il concordato. Inoltre, apro una parentesi: ci sono leoni da tastiera, anche profili fake, che offendono e insultano. Accetto qualsiasi tipo di critica, ma le umiliazioni non le accetto. San Giuseppe Vesuviano è stata la storia del calcio italiano: presidenti che hanno portato la Salernitana in Serie A. Di calcio ne hanno masticato. Spero di fare altrettanto, ma oggi voglio che si parta con una serenità e un equilibrio. Dobbiamo essere tutti uniti, c’è un club da portare avanti. I programmi sono cambiati e dobbiamo essere tutti consapevoli che è un campionato molto difficile. Dobbiamo lavorare molto sulle organizzazioni. Le risorse sono quelle che sono perché sto solo io. Dobbiamo lavorare sull’organigramma e sulla velocità dei tempi. Questo mese si è lavorato tantissimo e per questo devo dire grazie a Polcino. Anche sull’aspetto tecnico della squadra e per questo voglio ringraziare il ds Di Bari, mister Novellino, Colucci e Pochesci. Ma si cambia pagina: oggi si parla di un nuovo percorso, una nuova era. Sono qui a presentare oggi il direttore area tecnica, Matteo Lovisa. Un direttore giovane, che ha fatto tre anni con il Pordenone. Ho visto in lui qualcosa che negli altri non ho visto: guarda avanti e gli daremo la piena fiducia per lavorare serenamente per questa grande piazza. Anche quest’anno faremo il ritiro, questa volta ad Alfedena. Le date le indicherà il dott. Polcino. Sarà presentato il mister, il cui profilo è già stato delineato. Nei prossimi giorni verrà presentato. Auguro a tutti un felice prosieguo e un in bocca al lupo. È doveroso ringraziare anche il settore giovanile che ha fatto un campionato straordinario, entrando nei palcoscenici nazionali. Un motivo di orgoglio per me e per tutti. Ringrazio Saby Mainolfi, Roberto Amodio e tutto lo staff. E in primis i giocatori, che sono stati straordinari, nonostante l’errore clamoroso. Noi oggi dobbiamo essere uniti più di prima, lavorando su una strada per un obiettivo comune senza farci male l’uno con l’altro. Se fosse vero tutto quello che ho sentito, sarei il primo ad alzarsi da questa poltrona. Ma io ho preso un impegno e lo mantengo. Sarà più limitato, ma lo mantengo lo stesso. C’è bisogno di essere uniti. Quest’anno si punta alla salvezza, che venga quanto prima possibile. E tutto questo fa parte di un grande lavoro. La gente ci invita a ritirare i premi, perché si è lavorata bene e perché siamo la Juve Stabia.»
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»
