La Juve Stabia vince sul Modena, ipoteca la salvezza e rilancia le proprie ambizioni play-off. Un inarrestabile Candellone fa doppietta e riporta il sorriso al Menti dopo un mese. Tanta amarezza nelle parole di mister Paolo Mandelli nel post gara: «Potevamo far meglio. Qualcosa in più lo sappiamo fare e lo dobbiamo fare, lo possiamo fare. Se pensavamo di venire qua e fare 90 minuti come l’ultimo quarto d’ora è un po' improbabile. Sapevamo che sarebbe stata una partita combattuta a centrocampo. Non mi sembra che la Juve Stabia abbia avuto tante occasioni. Ci siamo fatti gol da soli. Appena fatti i cambi, volevamo cambiarci nel momento in cui l'arbitro ha fatto battere, ci hanno trovato impreparati. Complimenti alla Juve Stabia, ha meritato di vincere, ma non ci ha chiuso dentro la metà campo. Tiro in porta parato dal portiere, non è un’occasione importante. Invece, se il pallone sfiora di 25 centimetri, è un’occasione importante. Non è solo la parata del portiere. Credo sicuramente che l’abbiamo demeritata, il Modena deve fare meglio. Ma sapevamo che era una partita dove si giocava tanto in queste cose. E loro sono stati bravissimi ad approfittarne. Inoltre, il primo tiro l’abbiamo fatto noi con Santoro. È normale che in un ambiente del genere se subisci gol, si caricano e tutto diventa più complecato. Sapevamo che loro sono una squadra fisica e quindi pensavo che con l’utilizzo delle due punte si poteva pareggiare e potessero darci un peso diverso. Pensavamo in un impatto diverso. L’episodio da rigore? Non mi ha convinto. La trattenuta sembrava abbastanza netta. La cosa che mi ha innervosito di più è che mi sembrava un episodio da controllare almeno al VAR. Poi potevano prendere le decisioni che volevano. Ma le situazioni arbitrali sono difficili, ma non sono quelle che non ci hanno fatto prendere punti. È logico che il tifoso fa lunghe trasferte. La Juve Stabia veniva da tre partite e un punto. Come noi adesso. Per ritrovare il guizzo giusto, abbiamo bisogno di compattare tutto l’ambiente. Quando succede, è giusto che i tifosi lo sentono. I play-off? Gli davamo giusto uno sguardo. Pensiamo a difenderci da quelli che ci stanno dietro.»
Il tecnico delle vespe vicino alle vittime della Tragedia del Faito. «Sono cose che ti segnano dentro. Contro i blucerchiati serviranno voglia di giocare a calcio e ritmo. Adorante? Qualche piccolo acciacco, vedremo se rischiarlo.»