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Juve Stabia - Mastalli elogia i gialloblù: «Castellammare, ricordo indelebile che racconterò ai miei figli»

In esclusiva i complimenti dell'ex per la promozione in B: «Una stagione bellissima. Mignanelli? Appena ho saputo che lo volevano a Castellammare gli ho consigliato accettare. Il mio 'saluto' alla piazza? Non si è voluto far sapere la realtà ai tifosi.»

tempo di lettura: 4 min
di Davide Soccavo
26/04/2024 07:38:44

Più di 130 presenze in maglia gialloblù e 16 reti messe a segno, è stato il primo giocatore della storia delle vespe ad alzare con la fascia da capitano il trofeo simbolo della promozione diretta in Serie B. Nonostante la retrocessione nel 2020 e l'infortunio al ginocchio che l'ha costretto a concludere in anticipo la stagione, non ha mai smesso di seguire lo sciame fino al suo addio. Alessandro Mastalli, attualmente in forza all'Alessandria, non ha mai nascosto il suo amore per i colori gialloblù. Colori che hanno segnato una svolta nella sua carriera e con i quali ha scritto una pagina di storia per la Castellammare sportiva. Il centrocampista classe 1996 è stato gentilmente a nostra disposizione per rispondere alle seguenti domande: 

Per l'Alessandria è arrivato il verdetto amaro: la retrocessione in D al termine di una stagione da dimenticare. Che cosa è andato storto quest'anno?

È stato un anno molto difficile e particolare in cui si sono presentate difficoltà su diversi fronti, come quello societario, che hanno avuto riflesso anche in campo. Sicuramente ci si porta dietro un grande dispiacere, per non essere riusciti ad evitare l’evitabile nei confronti di una piazza che non merita questo finale. Nel calcio ci sono anche situazioni di questo tipo, di cui va fatto tesoro ed accettate.

Parliamo della Juve Stabia, squadra di cui sei stato anche il capitano. Le vespe sono tornate in Serie B dopo quattro anni. Sabato pomeriggio, dopo l'ultimo match di campionato con il Picerno, la premiazione della vittoria del campionato. Come giudichi la stagione dei gialloblù?

C’è poco da dire. I numeri parlano chiaro: è stata meritatamente una bellissima stagione per i gialloblu. La vittoria del campionato è stata solo la ciliegina sulla torta di un percorso pulito e frutto di dedizione e impegno, con il contributo di una tifoseria che non ha mai smesso di sostenere i ragazzi, credendoci fino alla fine. Sono davvero contento di rivedere la piazza dove merita.

Un'impresa che hai compiuto anche tu a Castellammare sotto la guida di mister Caserta. Cosa ricordi della notte in cui da capitano alzasti quel trofeo al cielo e, rispetto alla squadra di Pagliuca, quali analogie ci sono con la tua Juve Stabia?

Un ricordo indelebile che mi porterò nel cuore per tutta la mia vita e che racconterò sicuramente ai miei figli. Ci sono diversi aspetti simili alla nostra annata: squadra giovane, poche sconfitte, un gruppo fatto di veri uomini prima che di talentosi calciatori e un grande condottiero alla guida.

Uno dei giocatori che ha rappresentato la squadra e ha avuto il maggior merito per la vittoria del campionato, come sottolineato da mister Pagliuca pochi giorni fa, è stato un tuo ex compagno di squadra: Daniele Mignanelli. Entrambi avete indossato la casacca degli irpini. Hai mai avuto modo di parlargli delle vespe?

Mignanelli lo considero un grande giocatore con delle qualità che nel suo ruolo in pochi possiedono. Sono molto felice per lui per il percorso che ha fatto, se lo merita davvero. Ad Avellino, entrambi non siamo stati molto fortunati ed è per questo che, appena ho saputo che lo volevano a Castellammare gli ho consigliato accettare, perché avrebbe avuto la possibilità di rilanciarsi, e così è stato.

Dopo la stagione trionfale nel 2019, il declino: il Covid, la retrocessione e la sconfitta al secondo turno dei play-off. Poi il tuo saluto a Castellammare a luglio 2021. Avresti voluto un finale diverso alle falde del Faito?

Il “mio saluto” a Castellammare è stato fatto a marzo del 2021, purtroppo mai avrei pensato ad un finale simile. Non si è voluto far sapere la realtà ai tifosi e questo mi ha ferito molto. Purtroppo è stata una decisione presa unilateralmente da un unica persona, che non fa più parte del organigramma dell’attuale società, cercando di cancellare i 5 anni a Castellammare, che per quanto mi riguarda, non sono solo 5 anni, ma sono anni di rispetto e amore reciproco verso una piazza che mi ha visto crescere. Rispetto che porto tuttora e che ho portato fino all’ultimo. Mi ferisce pensare che qualcuno abbia cercato di cancellare ciò che di bello si è vissuto in quegli anni, e stia provando ad infangare la mia persona, tenendo all’oscuro i tifosi di ciò che stava accadendo, facendo credere io mia sia improvvisamente comportato in maniera scorretta. Sono fiducioso però, credo ancora nella lealtà e nella serietà del calcio di oggi. Ho comunque mantenuto buoni rapporti con il presidente, che stimo e considero un’ottima persona.

Quale sarà il futuro di Alessandro Mastalli?

Non so cosa mi riserverà il futuro a livello professionale. So solo che qualsiasi situazione mi si presenti, l’ affronterò con determinazione e serietà, come ho sempre fatto, anche perché ho ancora tanto da dare. Spero solo di essere un po’ più fortunato.

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