Il direttore Matteo Lovisa è stato ospite ieri a RadioseiLazio, durante la trasmissione intitolata “Sei volte buongiorno. Il ds della Juve Stabia ha accennato alle origini della sua carriera, cominciata a 20 anni, e al suo arrivo alle Falde del Faito. «Una passione sicuramente di famiglia. Negli anni siamo andato avanti con questo percorso, con errori di mezzo. Ma anche gli errori sono parte dell’esperienza. Una persona attenta e intelligente capisce dove migliorare, anche grazie al confronto. Un anno e mezzo fa ho deciso di andare a Castellammare e ora ci troviamo in B a battagliare. È stato un bel lavoro da fare. In tre sessioni di mercato, è chiaro che si riesce a fare una sessione migliore. Non lavoriamo nell’oro, ma nelle idee. Pagliuca è un ottimo allenatore, c’è sintonia e i risultati hanno aiutato nel percorso di crescita. Siamo partiti con l’idea di giocare a quattro, ma la prima gara con il Bari la squadra ha fatto bene con un modulo a specchio. Perciò abbiamo deciso di proseguire su questo andamento.» Poi l’attenzione viene spostata su Romano Floriani Mussolini, un esterno che sulla fascia ha finora aiutato notevolmente la squadra gialloblù. Attualmente è in prestito dalla Lazio con diritto di riscatto e controriscatto. «Avevamo puntato Mussolini già a Pescara e solo quest’anno siamo riusciti a prenderlo. Per forza e passo spicca rispetto agli altri. Credo abbia grandi prospettive. Migliora giorno dopo giorno da giugno e a marzo farà ancora meglio. Bisognerà capire che crescita e che margine di miglioramento avrà. Molto bene Leone e Bellich, in particolare il primo che rientrato a pieno regime dopo un periodo di appannamento. È normale che la categoria è cambiata. È importante capire dove utilizzarli. Sicuramente Leone lo vedo meglio in un centrocampo a tre. Artistico? Un ragazzo dalle grandi qualità fisiche. È normale che anche lui deve fare un percorso. Il ragazzo ha avuto una crescita più rallentata. Mussolini resterà con noi fino a giugno, come giusto che sia. Quest’anno l’obiettivo è raggiungere la salvezza attraverso i giovani. Questo è il suo campionato. Folorunsho alla Lazio? È stato un mio giocatore. C’entrava ben poco con la Serie B: un giocatore maturo, veramente importante.»
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»