Il giorno dopo la trasferta di Perugia, le vespe hanno nuove consapevolezze e certezze. La classifica non parla più di quota zero punti e l'orgoglio e la stima crescono sempre di più. Caserta si era fatto sentire nella conferenza pre gara e i risultati si sono visti. Sudore, grinta e cuore hanno fatto da contorno ad un pari prezioso contro una squadra pronta alla promozione e ad un posto nei play-off. Gli uomini di Caserta non hanno sbagliato nulla anzi hanno anche qualche rimpianto di non aver concrettizzato in varie occasioni nitide. Da Vitiello a Canotto fino a Cissè, le vespe potevano addirittura portare a casa i tre punti. Branduani è ritornato un gatto tra i pali salvando almeno tre clamorose occasioni del Perugia. La difesa, ormai a tre, non ha concesso nulla a Falcinelli e Iemmello, mai domi nel corso della partita. Le sorprese arrivano dalla difesa in poi, con Mallamo sempre più calato nella mentalità della squadra, con la seconda prestazione da titolare perfetta. Unico neo l'espulsione, forse severa. Di Gennaro ha preso per mano la squadra in assenza di un lontano Calò, Calvano al suo ingresso, ha già fatto vedere la sua aggressività, come capitato in A con il Verona. In attacco brillano di nuovo gli esterni, con Canotto ed Elia quasi imprendibili. La punta è sempre in attesa di sviluppi, con Cissè sciupone davanti la porta e Forte ancora da inserire negli ingranaggi di Caserta. Un mix che ha portato a smuovere la classifica in attesa della prossima partita, quella contro l'Ascoli alle 15 al Menti, il prossimo sabato. In quella occasione, l'unico imperativo sarà vincere con i quasi tre mila abbonati pronti a sognare la prima vittoria stagionale in cadetteria.
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match: «Siamo in costruzione ma i segnali sono positivi. Voglio una squadra umile, operaia, che sappia soffrire e dominare. La Reggiana? Avversario tosto, ma abbiamo alternative e mentalità»
