Ore calde alle falde del Faito. A sei giorni dal debutto ufficiale in Coppa Italia contro l'Asd Tritium, i tifosi gialloblù hanno esposto uno striscione polemico all'esterno dello stadio Menti. Il messaggio eloquente, "Società senza rispetto e valori, ci avete rotto i coglioni", è il frutto di un malcontento più volte espresso da una tifoseria che invoca, ormai da mesi, un intervento pubblico da parte del Presidente Langella per comprendere quali siano le linee programmatiche di un club che, ad oggi, annovera una rosa incompleta e continua a fare i conti con cessioni eccellenti, l'ultima delle quali quella di Fazio al Catanzaro, diretta concorrente nel prossimo campionato di serie C. In attesa della partenza di Forte, autentico diamante delle vespe, il ds Ghinassi ha sin qui portato alla Juve Stabia elementi di indubbio valore, seppur non in grado, sulla carta, di alimentare i sogni di immediato riscatto della piazza. E l'addio con polemica di Mezavilla, autentico idolo stabiese, non ha di certo rasserenato un ambiente ancora alle prese con la sanguinosa ferita della retrocessione che solo il campo potrà rimarginare. Non bastasse il mercato, che ha il terzino mancino del Cittadella Rizzo nel mirino e per cui c'è comunque tempo sino al prossimo 5 ottobre, sul piatto della bilancia vi è anche la querelle abbonamenti ancora avvolta dal mistero in attesa di comprendere se, e quando, il governo aprirà gli stadi. Se a ciò si aggiungono i rumors che vogliono l'eroe delle due promozioni Franco Manniello inamovibile nel voler compiere il passo d'addio dopo 12 anni di battaglie e trionfi, la contestazione è servita. Lecito è a questo punto arrendersi a stretto giro di posta una risposta da parte dei vertici del club, così da rasserenare acque che rischierebbero di divenire torbide alle prime difficoltà che, in un girone durissimo come quello C e con un calendario che propone già alla seconda e terza giornata una doppietta esterna contro Vibonese e Catania, sicuramente si registreranno cammin facendo. Post fata resurgo, ma con l'aiuto di tutti.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.