Chiuso il mercato di riparazione di Gennaio, sabato il Girone C della Lega Pro scenderà in campo per la ventiquattresima giornata di campionato. La Juve Stabia, dopo l'amara e inaspettata sconfitta con il Messina, è attesa dalla seconda trasferta consecutiva in terra sicula, questa volta però per far visita agli amici siracusani. Nella conferenza stampa della vigilia, Gaetano Fontana è ritornato sulla gara della scorsa settimana e ha sottolineato la delicatezza del “match della fratellanza” : «Abbiamo concesso ai nostri avversari la possibilità di pensare di poter stare in gara e giocarsi la partita, così come poi è stato fatto – ha affermato il mister - Dopo il loro vantaggio abbiamo cercato di rimetterci in corsa, per quanto il campo consentiva, ma non ci siamo riusciti e abbiamo sprecato diverse occasioni. Nel corso della gara anche il nostro atteggiamento è stato sbagliato, perchè abbiamo concesso davvero tanto e siamo stati poco cattivi sotto porta. Però, pazienza. Il nostro campionato è anche questo. I ragazzi hanno capito gli errori e a Siracusa devono essere bravi a non commetterli nuovamente, facendo una bella prestazione contro una squadra che, rispetto al girone di andata, ha trovato la giusta quadratura ed è un avversario di tutto rispetto che sicuramente ci metterà in difficoltà– ha proseguito il trainer – Purtroppo le mie scelte e le soluzioni tattiche sono obbligate. In avanti mancano delle pedine, manca Kanoutè, un terzino sinistro e, questa settimana siamo in emergenza anche per la mancanza di Cancellotti, assente per squalifica. Sono fiducioso, però, perchè la squadra ha dimostrato comunque le sue qualità anche in condizioni non proprio ottimali, ma per diventare una grande squadra dobbiamo continuare a lavorare senza farci sovrastare dalla pressione degli altri».
Abate: «Ci mangiamo un po' le mani per le nove occasioni create, in certe circostanze avremmo dovuto gestire meglio il pallone. Comunque, portiamo a casa un punto prezioso.» De Pieri: «Sono felice per il gol, abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte.» Andreoletti: «Un punto che vale come una vittoria.»
