Fabrizio Fabiani, club manager da circa un mese, non nasconde le ambizioni del club stabiese. Come la promessa,mantenuta tre anni dopo, fatta dal presidente Manniello 13 anni fa, la società targata Langella vuole puntare al ritorno in cadetteria entro tre anni. Da più di sette mesi, ormai, i tifosi già sentono la mancanza della Serie B e di certo quest’anno, anche a causa della situazione pandemica vista l’assenza del pubblico, non sarà facile ambire al salto di categoria. Ma con i nuovi innesti di mercato il club manager promette spettacolo in questo girone di ritorno, grazie soprattutto al contributo del colpo di mercato Marotta. Di seguito le parole di Fabiani in un’intervista del noto giornalista Gianluca Di Marzio:
«Sono arrivato a Castellammare da poco e mi sento già a casa: ho trovato un gruppo ambizioso. Tra i ragazzi si sono aggregati giocatori importanti come Marotta: la ciliegina sulla torta del mercato di riparazione, un leader, un giocatore che in C può fare la differenza. Soprattutto, se affiancato da Cernigoi, presto a disposizione del mister. Certo, è stato un mercato troppo movimentato, ma era opportuno costruire delle fondamenta per ambire a un unico progetto: quello di riportare la Juve Stabia in B entro tre anni. Speriamo, ovviamente, che ciò accada prima. Ma, è innegabile che l’assenza dei tifosi si fa sentire, poiché sono fantastici. Incoraggiano continuamente la squadra e li sentiamo molto vicini a noi. Un clima fantastico, che si respira anche in società. Il presidente Langella, da poco nel mondo del calcio, vuole compiere un gesto importante, candidandosi al Consigliere federale della FIGC. Tornando alle Vespe, l’obiettivo primario della squadra rimane l’accesso ai play-off, con la speranza di terminare il campionato in una posizione alta della classifica.»
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»