Con la sconfitta contro il Palermo nel secondo turno della fase playoff si è concluso il campionato della Juve Stabia. Il sogno di arrivare fino in fondo è svanito troppo presto, ma la stagione delle Vespe è comunque da considerarsi positiva. Mister Padalino è riuscito a risollevare le sorti della squadra, dopo una partenza per niente entusiasmante, conquistando a suon di record il quinto posto in classifica. Nonostante l'orribile approccio alle ultime partite, quelle più importanti, Marotta e compagni hanno riacceso l'euforia e la passione del pubblico stabiese: il corteo gialloblé dai caselli autostradali al Romeo Menti, passando per il Viale Europa, in occasione della sfida contro i rosanero, ha confermato ancora una volta l'indissolubile legame tra la piazza e la Juve Stabia. Ora la dirigenza è chiamata a costruire una squadra all'altezza della città, con l'obiettivo di competere per la promozione in cadetteria nella prossima stagione.
Per una Juve Stabia che ha terminato qui la stagione ce n'è un'altra che continua il suo percorso. Ci riferiamo ai tanti ex gialloblé impegnati in questi giorni nella finale playoff per la promozione in Serie A. Camigliano, Rosafio, Beretta e Ghiringhelli tra le fila del Cittadella. Forte, Di Mariano e Ricci con la maglia del Venezia. Senza dimenticare, inoltre, la presenza dello stabiese Sebastiano Esposito in casa dei lagunari e del gragnanese Daniele Donnarumma tra i granata: entrambi, però, non hanno mai indossato la maglia delle Vespe. Ad accezione dello "squalo" Francesco Forte, nessuno di loro ha lasciato un segno positivo a Castellammare. "Colpa" dell'età, di un mancato ambientamento, dello scarso feeling con l'allenatore o di un'errata valutazione circa le loro potenzialità: i fattori in ballo sono davvero tanti. Il dato certo è che ben sette ex Juve Stabia giovedì, in occasione della partita di ritorno, si giocheranno l'accesso nell'Olimpo del calcio.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»
