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Juve Stabia – Caso “multiproprietà”: nessuna penalizzazione per le Vespe, rischia grosso Petroni

Oltre al danno anche la beffa: Alfredo Bifulco multato dal Giudice Sportivo per la simulazione contro l'Ascoli. Caso "multiproprietà": la Procura assolve la Juve Stabia, rischia grosso Petroni

tempo di lettura: 2 min
di Luca Piedepalumbo
12/02/2020 18:01:30

Dopo il clamoroso e spettacolare pareggio in trasferta contro l’Ascoli, la Juve Stabia fa ritorno al Romeo Menti per la sfida contro il Crotone di sabato pomeriggio. Le Vespe, che hanno conquistato appena tre punti nelle ultime tre partite di campionato, si sono poste l’ambizioso obiettivo della vittoria, ma si tratta sicuramente di una gara non semplice contro la seconda della classe, nonché una delle squadre più in forma del campionato. Complice una classifica corta e compatta, questo piccolo periodo di appannamento è costato relativamente caro ai gialloblé che sono passati, in un nonnulla, da una posizione di prestigio a ridosso della zona play-off al quindicesimo posto ad appena due punti di distanza dalla zona play-out. Ecco perché mister Fabio Caserta, in odore di rinnovo, non vuole cali di tensione. Alla Juve Stabia, insomma, non sono ammesse ulteriori ‘defaillance’. Così come non sono ammesse nuove disattenzioni arbitrali. Gli episodi contro Perugia ed Ascoli non sono passati inosservati ed hanno fatto infuriare la società gialloblé, in primis il patron Franco Manniello. Ma al danno si è aggiunta anche la beffa: l’ammenda di 1500 euro comminata ad Alfredo Bifulco a causa di una simulazione in realtà inesistente, che sarebbe avvenuta nell’area di rigore dell’Ascoli, subito punita con l’ammonizione dall’arbitro di gara Ivano Pezzuto. Sicuramente un abbaglio da parte del Giudice Sportivo Emilio Battaglia. Un episodio ancora una volta avverso alle Vespe.

Intanto, motivi extracalcistici fanno sorridere la Juve Stabia. Infatti, la Procura Federale ha reso noti i deferimenti per la vicenda “multiproprietà” che ha visto al centro delle indagini, per responsabilità diretta e oggettiva, anche la squadra stabiese e il Trapani. Tuttavia, come riportato da “Il Sole 24 Ore”, è stato deferito l’ex patron del Pisa Fabio Petroni, insieme a Edoardo Comito ed Antonio Parente (per i gialloblé), e Maurizio De Simone (ex legale dei siciliani). Invece, nessuna sanzione, né penalizzazione per i due club, impegnati nel campionato di serie B e nella lotta salvezza. Nei mesi scorsi, addirittura, era stata paventata una ipotesi di esclusione dal campionato per le due neopromosse. Immediatamente erano arrivate rassicurazioni da parte della dirigenza ed ora, finalmente, il “capitolo Petroni” può considerarsi definitivamente chiuso. La Juve Stabia ha evitato, in concreto, una penalizzazione di almeno due punti in classifica e un’ammenda nella misura da diecimila a cinquantamila euro da destinarsi alla Figc. Fabio Petroni, invece, rischia una lunga squalifica. Infatti, se il Tribunale federale nazionale dovesse riconoscere le accuse rivoltegli dalla Procura, l’attuale proprietario del Trapani potrebbe andare incontro a una squalifica che va da un minimo di 1 anno a un massimo di 5 anni (con possibile preclusione).

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