La Juve Stabia 2023/2024
Sarà derby totalmente a tinte gialloblù allo stadio De Cristofaro di Giugliano. Questa sera, alle ore 20.45, la Juve Stabia affronterà i padroni di casa consapevole di trovarsi di fronte una formazione decisa a rialzare il capo dopo la sconfitta con il Foggia. Mister Pagliuca, al ritorno in panchina dopo aver scontato contro l’Avellino un turno di squalifica inflittogli dal Giudice sportivo, è in predicato di confermare il 4-3-2-1. Tra i pali andrà Thiam, in difesa Bachini e Bellich comporranno il tandem centrale con a supporto Mignanelli sulla corsia mancina e Baldi sulla fascia destra. Lungo la mediana Erradi dovrebbe essere confermato accanto a Leone e Buglio, in avanti Piovanello e Piscopo agiranno alle spalle di Candellone. Potrebbe subentrare a match in corso Bentivegna, non ancora pienamente recuperato dall’infortunio patito lunedì scorso durante il riscaldamento antecedente il derby poi vinto 1-0 con l’Avellino. Tra le insidie maggiori per le vespe vi è la carica dei tanti ex desiderosi di rivalsa, in primis Russo, Caldore e Berardocco che erano alle falde del Faito sino a poche settimane or sono. Seguono poi l’attaccante Sorrentino, autore di 2 gol durante la seconda parte della stagione 17/18, e il difensore Scognamiglio, straordinario protagonista dell’epopea Braglia che in tre campionati conquistò la Coppa Italia Lega Pro, la promozione in serie B e due splendide salvezze in cadetteria. Sul fronte stabiese da segnalare i trascorsi con la maglia delle tigri durante l’annata 2021/22 di Boccia. Serata che si annuncia suggestiva a casa Amodio, dove padre e figlio si ritroveranno da avversari: Roberto è stato prima capitano della Juve Stabia dell’era Fiore e è oggi direttore della Primavera-Under 19, Antonio è il ds di quel Giugliano che ha sapientemente allestito rendendo l’organico completo in ogni reparto. Di certo i precedenti non vengono a supporto della Juve Stabia dato che lo stadio De Cristofaro risulta ad oggi inespugnato alla luce dei 2 pareggi e 3 successi casalinghi su un totale di 5 confronti lì disputati. In campo neutro l’unico blitz ospite. Il duello più recente disputato nella struttura locale risale al campionato 2004/2005 e narra di un successo per 2-1 delle tigri giunto per effetto dei gol di Mancino e Cejas, di Ambrosi il timbro stabiese in una serata ricordata da chi era in campo e sugli spalti per le temperature rigide. Lo scorso anno un’autorete di Gomez ha regalato la vittoria alle vespe in occasione del derby giocato allo stadio Partenio Lombardi di Avellino per l’indisponibilità dello stadio giuglianese. Da segnalare che proprio lo stadio De Cristofaro era stato indicato dal club stabiese come impianto alternativo in caso di rigetto dell’istanza, poi accolta pochi giorni or sono, riguardante l’utilizzo del Romeo Menti per la stagione 2023/24. Ciò a testimoniare il clima cordiale tra le due società e il rapporto di rispetto e amicizia tra le tifoserie che questa sera, anche alla luce del sold out nel settore ospiti registrato in poche ore, fanno presagire una splendida serata di festa e sport. Arbitrerà il signor Eugenio Scarpa della sezione di Collegno, coadiuvato dagli assistenti Giovanni Dell’Orco di Policoro e Mario Chichi di Palermo. Quarto uomo Riccardo Bernardini di Ciampino. Le vespe si preparano alla battaglia, al De Cristofaro sarà un tripudio gialloblù da brividi. Juve Stabia (4-3-2-1): Thiam; Baldi, Bachini, Bellich, Mignanelli; Erradi, Leone, Buglio; Piovanello, Piscopo; Candellone. All.: Guido Pagliuca.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.