Una significativa scossa di terremoto ha colpito l'area dei Campi Flegrei alle 12.47 di oggi, suscitando preoccupazione tra i residenti di Napoli e della sua provincia. La scossa, chiaramente percepita in diversi quartieri, è stata associata a fenomeni di bradisismo nella caldera vulcanica della zona, un evento naturale ben noto degli studi vulcanologici.
I dati forniti dall'Osservatorio Vesuviano – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) evidenziano come l'oscillazione del sismografo "piantato" nella Solfatara abbia mostrato un'onda lunga, segno di una scossa di notevole intensità. Diverse centinaia di segnalazioni sono già giunte sui social media, con residenti soprattutto dei quartieri occidentali di Napoli, come Fuorigrotta, Bagnoli, Pianura e parte del Vomero, che hanno confermato di aver avvertito il tremore.
Anche le comunità flegree, come Pozzuoli, Quarto e Bacoli, hanno sentito la scossa con particolare intensità. La popolazione ha risposto con immediata preoccupazione, attivando i protocolli di sicurezza nei luoghi pubblici e nelle scuole. Fortunatamente, al momento non si segnalano danni strutturali rilevanti né situazioni di pericolo imminente, ma rimane alta l'attenzione da parte delle autorità competenti.
Il bradisismo nei Campi Flegrei è un fenomeno che ha storicamente caratterizzato quest'area, rendendola oggetto di continui studi e monitoraggi. Gli esperti invitano la popolazione a mantenere la calma e a seguire le indicazioni degli organismi ufficiali in caso di eventi simili. Si raccomanda inoltre di rimanere informati tramite i canali ufficiali per eventuali aggiornamenti.
L'evento di oggi non rappresenta una novità per gli studiosi del settore, ma mette ancora una volta in evidenza l'importanza di una corretta informazione e preparazione rispetto a fenomeni naturali che possono manifestarsi in modo repentino. La città di Napoli, e in particolare l'area dei Campi Flegrei, rimangono sotto stretta osservazione, con l'auspicio che i futuri eventi possano essere gestiti con la dovuta preparazione e attenzione.
Rimaniamo in attesa di ulteriori aggiornamenti dalle autorità e dal team dell'INGV, mentre la popolazione di Napoli affronta un altro capitolo della sua storia geologica.
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