Giocatori ancora in silenzio stampa, ed ecco Capuano presentarsi in sala stampa nella conferenza prima del test pomeridiano contro l'Angri.
In merito ad un possibile ritorno di Vito Giordano come direttore sportivo delle vespe, Capuano ha tenuto subito a precisare: "E' vero, ieri sera ho incontrato Vito Giordano, presente come me in una trasmissione televisiva, tutto qua. Poi è ovvio che, nello svolgere la vita quotidiana, accompagnando i miei figli in piscina, mi soffermo in un bar vicino casa, bar frequentato da persone che ruotano nell'orbita calcistica, e quindi parlo con uno o con l'altro".
Altra precisazione che il mister ha tenuto subito a fare è quella relativa ad una voce circolata questa mattina in città che voleva un nuovo imprenditore, amico di Capuano, pronto ad entrare a far parte della proprietà della Juve Stabia : "Non è vero che un mio amico (un certo Vertucci) possa rilevare o diventare amministratore unico della Juve Stabia. Non so chi abbia potuto scrivere tale nefandezza, assolutamente inventata".
Qualche attrito sembra, invece, essere insorto tra Capuano ed il ds Pezzini. La qual cosa non si evince tanto dalle parole di Capuano: "Fiducia a Pezzini? Io non sono nessuno, ma posso sicuramente dire che Pezzini ha fatto appieno il suo dovere. Il problema è che la Juve Stabia rischia di non iscriversi ad alcun campionato il prossimo anno", quanto in quelle di Pezzini, molto duro: "Nel calcio non ci vogliono gli attori, quelli devono andare a lavorare al cinema. Nel calcio servono persone competenti".
Ma, tornando a Capuano, il tecnico appare molto preoccupato, soprattutto alla vigilia di un importante appuntamento quale è l'assemblea dei soci della Juve Stabia spa convocata per domani. Capuano torna sull'appello lanciato al sindaco Vozza per ribadire che : "Spero che una persona intelligente come Vozza faccia qualcosa in un momento in cui tutti scappano. Non è più il tempo di fare propagande".
Ma lo scoramento che sta vivendo l'allenatore delle vespe raggiunge il culmine quando afferma che "Non sono più il gladiatore ma un kamikaze, perché per ciò che sto facendo ora, per le scelte che ho fatto, non posso essere altro. Io sono l’allenatore, non dovete farmi domande di natura diversa. Purtroppo io rispondo sempre perché amo questa città ed i suoi cittadini. Ormai siamo al terzo mese in mancanza di emolumenti e per tantissimi ragazzini, che non hanno la forza di andare avanti, di vivere, questo è molto grave".
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»
