La Palestra Grande degli scavi di Pompei accoglierà sino al 15 dicembre 2024 la mostra “L’Altra Pompei. Vite Comuni all’Ombra del Vesuvio”. Si tratta di un viaggio nella vita quotidiana della popolazione comune, spesso trascurata nelle fonti antiche. La mostra si propone di restituire memoria e dignità storica all’80% della popolazione meno abbiente che abitava la città, in particolar modo schiavi, liberti, artigiani e lavoratori di varie categorie. La maggior parte di questa popolazione abitava in case formate da pochi ambienti e solo una ristretta fascia sociale viveva nelle case ad atrio. “L’Altra Pompei” esplora questo tessuto urbano e sociale attraverso ricostruzioni quasi complete di spazi abitativi che hanno ospitato la vita reale. La mostra presenta reperti straordinari, tra cui la stanza degli schiavi rinvenuta nella villa suburbana di Civita Giuliana. Qui è stato possibile effettuare il calco dell’arredo completo, restituendo l’immagine fedele di quell’ambiente. La riproduzione del calco di uno dei giacigli, una semplice brandina con rete di cordini, è ora esposta in mostra all’interno della stanza completamente ricostruita. Attraverso un allestimento curato dall’architetto Vincenzo De Luce, la mostra racconta una bellezza diversa da quella classica e marmorea, evidenziando l’umiltà, la povertà e la schiavitù presenti nella vita quotidiana pompeiana. Questo viaggio nella quotidianità si snoda attraverso sette sezioni, ognuna dedicata a un aspetto specifico della vita quotidiana. Si va così dai momenti di divertimento alle abitudini alimentari, dai culti religiosi alle pratiche funerarie. Attraverso una sezione dell’app My Pompeii, inoltre, i visitatori possono tirare a sorte l’identità di un antico abitante pompeiano. Questo approccio interattivo offre l’opportunità di identificarsi con la vita di una persona comune, rendendo tangibile l’esperienza quotidiana di coloro che abitavano l’antica Pompei.
Ad accogliere le istituzioni intervenute venerdì, in occasione dell’inaugurazione della mostra, sono stati lo chef Nicola Somma, il sommelier Mimmo Sabatino, la pasticceria “La Delizia” e una rappresentanza di vari professionisti del settore enogastronomico dell’area di Madonna delle Grazie. “Bisogna esprimere la nostra gratitudine nei confronti di chi ha creduto nel nostro impegno concedendoci un’opportunità importante per mettere in campo la nostra professionalità. Un ringraziamento profondo va anche alle aziende vinicole che con la loro qualità hanno contribuito alla riuscita dell’evento” ha dichiarato il team di professionisti.mo
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