Cronaca
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Monte Faito - Martelli pneumatici per allargare la strada

Il WWF denuncia l"’ennesima devastazione in atto!".

tempo di lettura: 3 min
12/02/2024 12:51:53

Con una documentata nota inviata al Procuratore Capo della Procura di Torre Annunziata, alle Forze dell’Ordine, alla Soprintendenza per l’area metropolitana di Napoli e al Parco Regionale dei Monti Lattari, il WWF Terre del Tirreno ha denunciato ennesimi scempi in atto sul Monte Faito nel Comune di Vico Equense.

“Sul Monte Faito - si legge nella nota del WWF - sono in corso da mesi lavori di scavo sull’intera montagna, ai margini della carreggiata sotto il colletto dei grandi alberi che costeggiano le strade ma anche in aree sterrate naturali, per allocare tubature e condotte varie con l’ausilio di escavatori, ruspe e martelli pneumatici, che stanno comportando asportazione di terreno e tonnellate di pietre e il taglio delle radici di secolari alberature con il rischio concreto di mettere a repentaglio la salute delle piante e la loro stessa futura stabilità”.

Il WWF denuncia come “per la posa delle tubature antincendio, che si stanno predisponendo con fondi del PNRR, il Nulla Osta del Parco Regionale dei Monti Lattari è stato revocato in autotutela nel maggio 2023, in quanto il richiedente Comune di Vico Equense non è il legittimo proprietario della montagna, che appartiene invece alla Città Metropolitana e alla Regione Campania. I lavori, quindi, sprovvisti dell’autorizzazione dei proprietari non sarebbero possibili, inoltre il progetto parrebbe addirittura modificato dopo aver usufruito dei finanziamenti del PNRR! Infine le opere che si stanno eseguendo, come ben sottolineato in una nota inviata dal parco al comune nel giugno scorso, sono del tutto vietate nella zona “A” del parco regionale, e consentite in zona “B” solo se non comportino danni per le alberature di alto fusto né la modifica della morfologia del suolo”.

Per quel che riguarda l’allocazione dei lampioni stradali, il WWF ritiene che tali impianti “si stiano predisponendo anche dove non erano preesistenti, per cui non trattasi solo di sostituzione e/o ammodernamento ma di impianti ex novo che, a ben vedere, si stanno installando anche in aree naturali poco frequentate se non dalla fauna selvatica per la quale tale illuminazione è assolutamente impattante per lo svolgimento delle funzioni vitali”.

“Tutte queste opere, che per le modalità di esecuzione ci appaiono fuorilegge, erano già state denunciate dal WWF nel novembre 2023 - dichiara Claudio d’Esposito presidente dell’associazione locale - assieme alle modalità improprie di smaltimento dell’asfalto proveniente dalla demolizione del manto stradale per realizzare le trincee e allocare le varie tubature. All’indomani dell’invio dell’esposto e della pubblicazione delle foto del WWF a mezzo social abbiamo documentato, oltre ad una risentita e piccata replica (apparsa il 3 dicembre su Vico On Line) a firma del sindaco, del vice-sindaco, dell’assessore ai lavori pubblici del comune di Vico Equense e del consigliere regionale Gennaro Cinque, anche un fermento sulla montagna con numerosi operai, osservati sul cantiere assieme all’immancabile consigliere regionale, intenti a ricoprire in tempi record la quasi totalità degli scavi effettuati e ad asfaltarne la copertura!”.

In data 6 febbraio scorso, inoltre, da un ennesimo sopralluogo effettuato dai volontari del WWF, allertati dai cittadini, "si è potuto documentare come, in direzione Pian del Pero, si stia procedendo stavolta ad allargare la carreggiata con sbancamenti ed estrazione di roccia, taglio di radici di faggi secolari e realizzazione di cordoli e tratti di muri in pietra a simulare vecchie murature" si legge nella nota diffusa dal WWF, che ha quindi chiesto "un urgente intervento atto ad accertare la legittimità di tutte le opere realizzate e/o in corso d’opera valutando l’ipotesi del sequestro dell’area in caso di accertate violazioni per evitare che eventuali reati vengano portati alle estreme conseguenze".

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