Cronaca
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Marina di Stabia: gestione ad un nuovo socio

Per l'approdo di Castellammare, rimessaggio ai cantieri Aprea.

tempo di lettura: 2 min
di Massimiliano D'Esposito
26/06/2009 23.18.02

Marina di Stabia

I cantieri navali Fratelli Aprea entrano nel capitale sociale di Marina di Stabia, ottenendo la gestione dell'area tecnica dello scalo diportistico di Castellammare. Una complessa operazione finanziaria, per un investimento sui 10 milioni di euro, ha portato la società sorrentina ad acquisire il 4 per cento delle azioni di Marina di Stabia spa. La trattativa, avviata nel mese di novembre, è stata perfezionata nei giorni scorsi con la firma dell'accordo. La «Cantieri navali Fratelli Aprea srl», oltre ad acquisire la partecipazione del capitale sociale dello scalo portuale con una quota di minoranza, gestirà il settore del rimessaggio e della manutenzione dei natanti. L'attività sarà esercitata nell'area portuale in un capannone di 10mila metri quadri, oltre a uno spazio esterno di 30mila. Le due strutture, già dotate dei supporti tecnici necessari per le operazioni di alaggio e tiro a secco, consentono di attuare la manutenzione di imbarcazioni fino a 70 metri. Un'operazione tecnico-finanziaria di rilievo quella che vede protagonista la Fratelli Aprea, azienda impegnata da oltre un secolo nella costruzione dei tipici gozzi sorrentini, che ha come base i cantieri di Marina Grande a Sorrento. A dettare i canoni per la realizzazione delle barche fu il capostipite della famiglia Aprea, il maestro d'ascia Cataldo. Oggi l'attività è gestita dai fratelli Cataldo, Gaetano, Giovanni e Antonio Aprea, i quali hanno deciso di imbarcarsi nella nuova avventura imprenditoriale. Nell'operazione per l'acquisizione delle azioni dello scalo di Castellammare la società sorrentina ha investito i proventi della vendita di un capannone di 8mila metri quadri che possedeva nell'area industriale di Minturno, in provincia di Latina, utilizzato per il rimessaggio dei natanti che la Fratelli Aprea movimentava attraverso la darsena del porto di Gaeta. Investimento che avrà anche positive ripercussioni sui livelli occupazionali. Al momento, infatti, la Fratelli Aprea impiega 23 addetti, destinati a raddoppiare appena l'attività stabiese prenderà il via. «È un servizio che si aggiunge ai tanti che già forniamo - spiega Giovanni La Mura, presidente di Marina di Stabia - e va nel segno di rendere ancora più competitivo il porto. Con i fratelli Aprea lavoreremo per realizzare il primo marina di nuova generazione del Mediterraneo». Un risultato di prestigio: «Per noi - aggiunge Cataldo Aprea - iniziare una collaborazione con una delle vetrine più ambite della nautica da diporto. Insieme a Marina di Stabia, ne siamo sicuri, faremo un lungo e positivo cammino». L'operazione rappresenta un'iniziativa particolarmente coraggiosa in questo momento di crisi. «Si tratta di una scommessa che va letta più in chiave industriale - sottolinea l'avvocato Gaetano Milano, che ha coordinato gli aspetti legali dell'accordo con Marina di Stabia -, che non come semplice investimento finanziario».

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