Aveva un biglietto, 'Scusa mamma, ho sciupato tutti i soldi'
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Immagine di Repertorio
Un ragazzo di 19 anni si è tolto la vita sull'isola d'Ischia intorno alle 5.30 del mattino di oggi - secondo i medici legali - gettandosi dal muraglione sud della chiesa del Soccorso a Forio.
In tasca, i carabinieri hanno trovato un biglietto indirizzato alla mamma, nel quale il ragazzo chiedeva scusa per aver dilapidato nel corso della precedente serata tutti i soldi di famiglia alle slot machine.
"La tragedia di Ischia - dichiara il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli - ci ha lasciati senza fiato. Non si può rimanere inermi di fronte a vicende come questa che stanno distruggendo intere famiglie. Lo Stato deve autorizzare l' uso delle slot machine o di altri giochi d' azzardo limitandoli solo in luoghi specializzati e previo controlli su chi li utilizza. In nessun caso poi queste slot machine devono essere posizionate nei pressi di scuole o edifici pubblici. Oramai le comunità sono travolte dal gioco di azzardo, vengono abbandonate famiglie, case ed anche il lavoro. I dati per i nostri territori sono sconfortanti. La capitale del gioco d'azzardo in Italia è Napoli. Ma non solo. La Campania è di gran lunga la regione dove si gioca di più in Italia. Bisogna fermare questa deriva che in parte foraggia anche la camorra".
Proprio in Campania è nata l' associazione il DADO che punta il dito sulle drammatiche conseguenze delle Patologie del Gioco d'Azzardo e sulla necessità di una inversione decisa della rotta fin qui seguita dalle Istituzioni. Per l' associazione è necessario cambiare RADICALMENTE la Legge sul gioco d'Azzardo, perché incompleta e in alcuni passaggi ambigua.
"I danni - denuncia il presidente dell' associazione l' Avv. Riccardo Vizzino - che i giochi d'azzardo, gestiti dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli dello Stato, arrecano alle famiglie italiane, sono dannosi, incalcolabili e inaccettabili. VIDEOLOTTERIE, SLOT MACHINE, CALCIOSCOMMESSE, GRATTA E VINCI, ENALOTTO, LOTTO, BINGO e altri, fatta eccezione per una modesta percentuale di persone che riescono a controllarsi e mantenere la propria dignità, portano immancabilmente alla dannazione e tramutano, quello che poco tempo prima era un uomo esemplare, in un licantropo inferocito capace di qualsiasi azione malefica anche estrema. IL GIOCO D'AZZARDO è portatore di ansia, angoscia, attacchi di panico e tante altre malattie. Priva l'uomo di ogni suo avere, lo fa diventare la disperazione della sua famiglia, dei suoi parenti e dei suoi amici. Un uomo dedito al GIOCO D'AZZARDO trascura la sua famiglia, il suo lavoro e se stesso. Cambia in peggio il suo carattere, diventa arrogante, prepotente e manesco. Perde la fiducia di amici e parenti e nella maggioranza dei casi divorzia dalla moglie. E' malvisto dai suoi figli, perde il lavoro e s'indebita fino al collo. Chi persevera nel GIOCO D'AZZARDO e non ha la mente sana, prima venderà tutti i gioielli di famiglia e poi la propria casa. Poco dopo, quando avrà finito nuovamente i soldi, andrà a rubare e a spacciare droga. Alla fine andrà in prigione e siccome al peggio non c'è fine, arriva anche ad uccidere o a togliersi la vita come è avvenuto ad Ischia".
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