Si sono svolti questa mattina i funerali di Nicholas Di Martino, 17enne di Gragnano ucciso pochi giorni fa. Rito funebre inevitabilmente blindato e che ha visto la partecipazione solamente dei parenti più stretti, come i genitori e il fratello. Pochissime persone all'uscita della bara dalla chiesa che hanno salutato con un applauso e con palloncini la salma del giovane diretta al cimitero. I funerali si sono svolti in forma ristretta per volere della magistratura dopo il clima di tensione dei giorni scorsi sui Monti Lattari. La morte di Nicholas Di Martino ha portato all'arresto dei suoi due presunti assassini, Maurizio Apicella e Ciro Di Lauro, e di quattro cugini della vittima (due dei quali figli del boss Carfora) accusati di aver cercato vendetta poche ore dopo l'omicidio ferendo di striscio un amico di Apicella. Un raird armato che per le forze dell'ordine sarebbe stato organizzato per uccidere e non per ferire ma qualcosa sarebbe andato storto. Dopo l'interrogatorio di convalida del fermo, il gip non ha creduto alla versione dei due ragazzi che hanno parlato di una lite finita male. L'agguato di via Vittorio Veneto per le forze dell'ordine è di natura mafiosa ma il movente è ancora da chiarire. Al momento del raid mortale, Nicholas era in compagnia di un cugino, Ciro Langellotti, anche lui ferito e salvato dai medici dell'ospedale San Leonardo.
Le interviste a Fabio Mangone - Direttore Museo Correale; Luca Di Franco - Sovrintendente Antichità, Belle Arti e Paesaggio; Gaetano Mauro - Presidente Museo Correale.