Condanna in primo grado per i sicari di Vincenzo De Maria, detto ‘o Bobb, che fu ucciso l’8 maggio 2005 in piazza Giovanni XXIII a Castellammare di Stabia.. E’ questa la sentenza emessa ieri dal tribunale di Napoli, sezione 45, gip Valentina Giovanniello, che ha accolto la richiesta della Procura Antimafia a carico di Antonio Occidente e Luigi Vitale.
Trent’anni di carcere per Occidente, difeso dall’avvocato Antonio De Martino, e 18 anni e 8 mesi per Vitale, difeso dall’avvocato Francesco Romano. Per quest’ultimo è stata esclusa la premeditazione, benché concorrente nello stesso reato. Alla luce di questa condanna Vitale potrà tornare libero a breve atteso che lo stesso ha scontato una pena di 14 anni per associazione mafiosa. Entrambi gli imputati avevano scelto il rito abbreviato in conseguenza anche della testimonianza in aula di Massimo Massa, la persona che la sera dell’omicidio era vicino a De Maria e anche lui fu raggiunto da un proiettile che lo ferì ad una spalla.
L’omicidio di De Maria, come ricostruito dall’Antimafia, rientrava tra quelli ordinati all’epoca dal clan D’Alessandro contro chi aveva deciso di tradire e aderire al gruppo degli Omobono-Scarpa.
Secondo la Procura, che ha ricostruito minuziosamente l’omicidio – anche grazie alla testimonianza del pentito Pasquale Rapicano – la sera del 8 maggio 2005 Occidente si avvicinò a Di Massa che si trovava nei pressi di un bar. Iniziò a sparare centrando il suo obiettivo centrandolo in pieno e lasciandolo a terra privo di vita. Un colpo raggiunge anche Massa che resta ferito. Poi la fuga nei vicoli del centro antico a bordo di una moto guidata da Vitale.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»
