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Ieri pomeriggio, un residente di Castellammare di Stabia ha alzato la voce per denunciare un episodio di inciviltà che mette in discussione la sicurezza e la qualità della vita nella adorata villa comunale. Durante una passeggiata con un amico, il cittadino, visibilmente scosso, ha raccontato di essere stato colpito da un pallone pieno d'acqua lanciato da uno dei due ragazzi in bicicletta elettrica che sfrecciavano ad alta velocità.
«Episodi come questo non sono isolati – ha commentato - Sono stanco di dover subire intrusioni del genere mentre cerco solo di godermi una semplice passeggiata. La villa dovrebbe essere un luogo di relax e tranquillità, invece è diventata un campo da gioco per chi non rispetta le regole».
Il racconto continua a rivelare un quadro preoccupante della situazione in villa: secondo il cittadino, il posto è spesso teatro di comportamenti scorretti come biciclette che procedono a velocità sostenuta, litigi tra gruppi di ragazzi e, addirittura, episodi di scippo. «Ho cercato qualcuno che potesse intervenire, ma non ho trovato nessuno – lamenta il cittadino - Se la presenza delle forze dell'ordine ha come unico scopo quello di sanzionare chi non ha patente o revisione, allora siamo messi male. Il concetto di presidio deve andare oltre la multa: dobbiamo garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini».
La richiesta di maggiore attenzione da parte delle istituzioni è chiara. L'autore della denuncia fa appello al Comune di Castellammare di Stabia affinché si prenda coscienza della situazione e si attuino misure concrete per migliorare la qualità della vita in uno dei luoghi più amati dai cittadini. «Non voglio più sentirmi in pericolo mentre faccio una semplice passeggiata – conclude - Spero che la mia voce venga ascoltata e che non ci voglia un'altra tragedia per rendere la villa un luogo sicuro per tutti».
La denuncia, evidentemente, apre una riflessione più ampia sull'importanza della sicurezza pubblica e sul ruolo delle istituzioni nel garantire la tranquillità dei cittadini. È dovere delle forze dell'ordine e delle amministrazioni locali ascoltare le esigenze della comunità e attivarsi per riportare serenità in un luogo simbolo della città.
«Episodi similari ne avvengono tanti nella nostra città - è il commento di una stabiese - Non possiamo che constatare l'inciviltà di taluni che fanno ciò che vogliono e talvolta l'inadeguatezza delle istituzioni nell'assicurare il rispetto delle norme e delle leggi esistenti. Scappare via è una "scorciatoia" che non condivido. Sono gli incivili che devono scappare via perchè a ciò indotti o costretti da istituzioni adeguate e decise ad assicurare tranquillità e legalità ad ogni cosa. Il presupposto perchè ciò avvenga è però anche una cittadinanza veramente attiva pronta a collaborare per il bene della comunità o a protestare quando ce n'è l'esigenza.Bisognerebbe vivere da protagonisti e non da osservatori, anche se non è facile per le note difficoltà ambientali o per altri motivi. Queste considerazioni sono per tutti ma principalmente per i giovani che devono prendere coraggio e creare, costi quel che costi, un futuro migliore».
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»
