I concorrenti di Terme di Stabia si danno da fare.
tempo di lettura: 1 minIl cadavere è ancora caldo (o in qualunque altro modo si dica) ma c'è già chi balla sulla tomba. Non hanno perso tempo ad esempio, coloro che nella giornata di ieri hanno fatto circolare un comunicato dove si sottolineava in bella vista la stipula di "una convenzione tra l'antico centro termale di xxx e diversi comuni del comprensorio nolano - essendo chiuso lo stabilimento di Castellammare di Stabia (Na) - per permettere ai cittadini richiedenti di poter usufruire del servizio trasporto gratuito messo a disposizione dalla direzione termale, per effettuare le cure a secondo delle proprie patologie". In realtà questo è solo un esempio delle centinaia che è possibile trovare in circolazione su web e giornali. Almeno c'è da apprezzare che quelli di una struttura nei pressi del fiume Sele l'hanno scritto chiaro e tondo: "essendo chiuso". Nulla da eccepire, in quanto se fossero state aperte la convenzione avrebbe favorito la struttura del Solaro. Quella gestita dalla partecipata fallita due giorni fa Terme di Stabia spa, famosa nel mondo. Invece, la chiusura dello stabilimento ha fatto il gioco di strutture più o meno sconosciute. Tutto grazie a chi quelle Terme famose nel mondo le ha chiuse.
Tante le attività che si sono svolte il primo giorno: l’incontro con i protagonisti della serie “Mare Fuori”, l’appuntamento con l’artista Jago che si è raccontato in un talk e l’esposizione della sua opera “La David”, la presenza della storica a FIAT 1500 della Rai, e tante conferenze e panel di approfondimento.