L’ecosistema marino devastato e irrimediabilmente danneggiato dai predoni del mare. Sei chilometri di costa saccheggiati per portare via i datteri di mare: una pesca vietata rispetto alla quale le maxi inchieste e le operazioni portate avanti dalla Procura di Torre Annunziata e dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia hanno portato a denunce e arresti. Ieri il tribunale ha inflitto dodici condanne nei confronti degli imputati, a processo per la raccolta dei pregiati molluschi. Dovranno scontare sei anni di reclusione ciascuno Ciro Amodio, Francesco Mosca, Luigi Auletta, Salvatore Libero, Catello Massa, Antonio Del Gaudio, Vincenzo Viola, Raffaele Auletta, Carolina Balzano e Diego Visone, mentre sono stati condannati a tre anni Luca Visco e Mario Acquaviva. Previsti anche i risarcimenti per le parti civili, tra cui ministero dell’Ambiente, Parco di Punta Campanella e Wwf, che saranno quantificati in separata sede. Sotto sequestro, infine, attrezzature da pesca e imbarcazioni. I datteri di mare sono stati pescati attraverso la frantumazione delle rocce sui fondali e, in base ai riscontri effettuati dagli inquirenti negli ultimi anni, vengono talvolta venduti persino a 200 euro al chilo sul mercato illecito.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»