Si attende una svolta, un nuovo indizio, qualcosa che possa dare un'accelerata alle indagini. I carabinieri di Castellammare di Stabia, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, sono a lavoro per identificare i killer dell'omicidio Fontana, ucciso con diversi colpi di pistola il 9 luglio scorso ad Agerola. Negli ultimi giorni sono stati esaminati diversi filmati di videosorveglianza di diversi Comuni: Castellammare, Gragnano, Pimonte ed Agerola. L'obiettivo è quello di trovare qualche dettaglio che possadare qualche notizia in più sui mandanti e sui killer del ras dell'Acqua della Madonna. Durante queste operazioni è stato identificato un frame (fermo immagine) che, secondo le ultime indiscrezioni, immortalerebbe uno dei due killer che hanno seguito Fontana fino ad Agerola per poi ucciderlo. Adesso sarà compito dei collaboratori informatici riuscire a sgranare il più possibile la foto in questione e rivelare il volto di uno dei due sicari. Sempre dal sistema di videosorveglianza, qualche giorno dopo l'omicidio, gli investigatori sono risaliti ad una targa che, però, era stata rubata ad un reporter stabiese prima di finire il colpo. Intanto, il rischio faida è elevatissimo: l'omicidio Fontana potrebbe rivoluzionare gli equilibri criminali nella città di Castellammare. Il ras dell'Acqua della Madonna che, secondo quanto ricostruito, gestiva i parcheggiatori abusivi, era al primo posto della black list dei D'Alessandro a causa di alcune sue dichiarazioni da pentito una decina d'anni fa. Un suo collaboratore, o qualcuno vicino al suo nucleo criminale, potrebbe vendicare la morte di Fontana con delle conseguenze enormi per la città stabiese. Per questo motivo, le forze dell'ordine controllano in maniera maniacale i quartieri del degrado per evitare il soffio di venti di guerra. Il rischio, comunque, è altissimo.
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