Offese il sindaco sui social network, citato in giudizio un operaio dell’indotto Fincantieri. L’udienza, richiesta dal pm dr.ssa Bianca Maria Calogero che ha svolto le indagini con la collaborazione del commissariato di Castellammare di Stabia, è stata fissata per il 19 giugno prossimo.
La vicenda risale al 29 luglio dello scorso anno e fa riferimento alle contravvenzioni elevate dagli agenti della polizia municipale di Castellammare di Stabia alle auto in sosta vietata all’esterno dello stabilimento cantieristico, e precisamente in via Acton.
L’operaio, un 32enne residente in via Napoli, smontando dal suo turno di lavoro e recandosi presso la sua vettura, si accorse della multa elevata dai caschi bianchi stabiesi per divieto di sosta. Tornato a casa, in preda all’ira, riversò il suo sfogo sui social pubblicando una foto della multa accompagnata da un lungo post contenente parole offensive rivolte al sindaco Gaetano Cimmino.
«Io operaio Fincantieri che faccio 10 ore di lavoro al giorno esco e trovo anche il regalo. Come mai noi operai che parcheggiamo per andare a lavoro veniamo multati, invece chi parcheggia per andare al ristorante sotto gli chalet non vengono multati …». Questa la prima parte del post pubblicato sul gruppo “Sei stabiese doc se”. Ed ancora: «Io che percepisco 1100 euro di stipendio pago 500 euro di pigione con 2 figlio ricevo questo … Gaetano Cimmino questo mese i miei figli li porto a casa tua con 200 euro di multa». Ma le parole che gli sono costate la denuncia presentata dal primo cittadino stabiese sono quelle che accostano proprio il sindaco alla camorra. «Voglio capire ma chi è la camorra il nostro sindaco e la camorra stamattina non sapeva dove fare i soldi e a multato chi va a lavoro».
Parole su cui il sindaco ha deciso di non soprassedere presentando quindi la denuncia per parole ritenute gravi ed esposte sui social, veicolo sempre più utilizzato come sfogatoio senza filtri e senza rendersi conto delle conseguenze che tali comportamenti possono generare.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»