Immagine di repertorio non associata alla notizia
Nella notte appena trascorsa, un'esplosione ha scosso il tranquillo litorale di Torre del Greco, precisamente davanti al noto Lavela Beach Club in via Litoranea. Fortunatamente, non si registrano feriti, ma l'evento ha sollevato un vortice di preoccupazione tra i residenti e i commercianti della zona. Come racconta Metropolis, secondo le prime informazioni divulgate dalle forze dell'ordine, si tratterebbe di un ordigno artigianale. Le modalità dell'attentato suggeriscono diverse ipotesi, tra cui un intento intimidatorio volto a creare un clima di paura tra gli operatori commerciali locali. Questa azione malavitosa, che ricorda situazioni criminali di ben altro calibro, potrebbe avere ripercussioni inquietanti per la sicurezza della comunità.
Il locale commissariato di polizia ha avviato le indagini, cercando di ricostruire la dinamica dell'accaduto e di identificare gli autori dell'esplosione. Le forze dell'ordine sono particolarmente allarmate dalla natura dell'attentato. Per gli investigatori, sarà fondamentale non solo raccogliere elementi probatori, ma anche capire le motivazioni che potrebbero aver portato a un gesto così estremo.
In relazione all’episodio il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha immediatamente disposto l’intensificazione, su tutta l’area interessata, dei servizi di controllo e vigilanza da parte delle Forze dell’ordine, già fortemente impegnate nell’attività di prevenzione e contrasto ai fenomeni criminali nel contesto di riferimento. Il territorio ove si è verificato l’episodio, è oggetto di particolare attenzione in considerazione della necessità di prevenire episodi di violenza urbana, di natura predatoria e ogni altra forma di illegalità. L’argomento costituirà altresì oggetto di approfondimento nel prossimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»