Castellammare di Stabia dice no ala violenza, no alla camorra. Venerdì pomeriggio, alle 18.30 in villa comunale, si terrà una manifestazione per lanciare un chiaro e forte segnale al resto d’Italia e gridare forte che “questa non è Castellammare”.
A lanciare l’idea ed a farsi promotore di tale iniziativa è stato don Salvatore Abagnale, parroco della chiesa dello Spirito Santo, con il supporto del vescovo mons. Francesco Alfano. Oltre all’arcivescovo della diocesi Sorrento-Castellammare ed a diversi parroci della città, all’evento prenderanno parte anche il sindaco Gaetano Cimmino, le forze politiche e le associazioni della città.
«Ho incontrato don Salvatore – spiega Cimmino – Abbiamo organizzato questa manifestazione pubblica a dimostrazione che la nostra è una città fatta da persone perbene, la stragrande maggioranza degli stabiesi vogliono riconquistare la città. Dobbiamo dimostrare Castellammare può e vuole fare la differenza e tutti insieme dobbiamo lanciare un messaggio forte».
L’invito, quindi, è quello di partecipare in massa all’evento, tenendo comunque sempre contro delle norme anti-covid, e gridare con forza che Castellammare è una città con valori sani ed i cui cittadini non sono quelli protagonisti della vile aggressione al carabiniere Giovanni Ballarò andata in scena l'altra sera in piazza Principe Umberto.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.