Neuropsichiatria infantile, le famiglie dei piccoli pazienti chiedono all'Asl Napoli 3 Sud un potenziamento del servizio. E' l'oggetto della richiesta protocollata ieri da 15 famiglie stabiesi e rivolta alla direzione generale dell'azienda sanitaria presieduta dalla dottoressa Antonietta Costantini.
Oltre ai tanti disagi legati alle diverse condizioni fisiche che ogni genitore affronta per migliorare la vita dei propri figli, a Castellammare si perpetua ormai da troppo tempo anche il rischio-beffa di un'interruzione delle terapie in corso. Già, perché nel distretto 53 non esistono al momento i presupposti sufficienti a garantire a tutti per tempo le visite di controllo, senza spostamenti presso altre strutture che comporterebbero in casi estremi anche lo stop momentaneo dei trattamenti.
Una spada di Damocle che incombe periodicamente sulle teste dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, le quali ieri hanno ufficialmente detto basta e chiesto all'Asl di porre fine a questa scomoda situazione: «L'imprevista interruzione delle terapie - scrivono genitori e parenti - vanificherebbe tutti gli obiettivi raggiunti e costituirebbe di conseguenza un danno sociale ed economico per tutti».
Pertanto si richiede «di intervenire con urgenza al fine di superare tutti gli ostacoli che impediscono il normale svolgimento dei controlli periodici di neuropsichiatria infantile che la legge prevede, propedeutici alla prescrizione delle attività di riabilitazione, nel pieno diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione».
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»