Meningite in corsia, si è svolta ieri l'autopsia sulla salma di Lucia Balzano, la 28enne di Torre del Greco deceduta nella notte tra giovedì e venerdì all'ospedale San Leonardo di Castellammare. L'esito dell'esame non è ancora giunto sulla scrivania del pm incaricato di fare luce sul caso, Antonio Barba, il quale valuterà solo dopo aver esaminato le carte se aprire un fascicolo sulla condotta dei sanitari stabiesi. Al momento, è bene specificarlo, nessuno risulta iscritto al registro degli indagati.
Già oggi, comunque, il corpo della giovane mamma dovrebbe essere riconsegnato ai parenti per l'organizzazione delle esequie, che si svolgeranno presumibilmente a Torre del Greco, città d'origine della famiglia. Al momento la ricostruzione ufficiale fornita dall'Asl Napoli 3 Sud sull'accaduto parla ancora di setticemia come causa del decesso; solo la perizia effettuata al momento dell'autopsia potrà a questo punto accertare la meningite. L'azienda sanitaria locale ha anche precisato come la 28enne sia rimasta in pronto soccorso a contatto con gli altri pazienti appena per 7 minuti. Sembra in questo senso lontana l'ipotesi di un eventuale contagio tra la ragazza e il bambino di 30 mesi affetto da meningite e presente al San Leonardo proprio nella notte tra il 31 gennaio e il 1º febbraio.
Il piccolo si trova ora ricoverato all'ospedale Cotugno di Napoli, dove le sue condizioni paiono assai migliorate nelle ultime ore. Dalla struttura, centro di eccellenza nazionale per il trattamento delle malattie infettive, hanno tenuto a specificare che il bambino - pur essendosi trovato in prognosi riservata - non è mai passato per il reparto di rianimazione. Anche i camici bianchi partenopei concordano sulla tempistica casuale dei due eventi, a cui non viene attribuito un nesso visto il picco stagionale dei casi di meningite, molto frequenti proprio tra dicembre e febbraio. In ogni caso saranno le indagine della Procura di Torre Annunziata ad accertare ipotetiche responsabilità del personale stabiese.
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