Parte del prolungamento della villa comunale trasformata in un parcheggio abusivo. Eppure si tratta di un’area delimitata da una catena e paletti. Stiamo parlando del tratto di villa comunale retrostante il porto commerciale, proprio difronte Piazza “orologio”. La zona chiaramente interdetta alle auto, con tanto di paletti e catena ad impedirne l’accesso. Ma la sera qualcuno toglie la catena e permette alle auto di parcheggiare abusivamente sul largo marciapiede. Un abuso a cui anche gli stessi residenti del centro antico chiedono di porre fine, così come andrebbe posto fine alla sosta selvaggia in tutta quella zona di via Bonito. Spesso i pullman che escono o entrano nel porto e che accompagnano i turisti ai traghetti fanno grande difficoltà a fare manovra. E le ripercussioni sul traffico sono pesanti.
La grande piaga stabiese della sosta selvaggia, dunque, prosegue e si allarga. In estate è un vero e proprio dramma. Da Pozzano a via Acton le auto vengono lasciate in sosta sulla carreggiata, addirittura sull’incrocio, con grande pericolo per la sicurezza di pedoni e motociclisti. Eppure i parcheggi nei pressi dei lidi ci sono.
Quest’anno, a complicare la situazione, ha contribuito il fatto che il parcheggio alle Antiche terme e rimasto chiuso non permettendo agli automobilisti di parcheggiare le proprie vetture. E ancora più grave il perdurare della chiusure delle stazioni EAV Antiche Terme e Pozzano che, se riaperte, garantirebbero una boccata d’ossigeno al traffico della zona.
Le Vespe pronte all’esordio stagionale contro una squadra di Serie A. Il tecnico carica il gruppo: «Abbiamo lavorato duro, serve coraggio e identità».