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Castellammare - Individuati i mandanti dell'omicidio di Gino Tommasino

Operazione all'alba dei carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata. Ruotolo(PD): «Grazie alla magistratura. Dobbiamo sconfiggere la camorra».

tempo di lettura: 2 min
30/05/2024 10:00:04

Figurano anche coloro che sono ritenuti i mandanti dell'omicidio del consigliere comunale Pd, Gino Tommasino, ucciso a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, il 3 febbraio 2009, tra le sei persone arrestate stamattina dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata.
I militari stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia (pm Giuseppe Cimmarotta) e i destinatari dei provvedimenti sono ritenuti legati al clan D'Alessandro.

Le indagini dei carabinieri e della Procura di Napoli avrebbero fatto luce su quattro omicidi avvenuti tutti in quel periodo, circa 15 anni fa.
I mandanti dell'omicidio Tommasino sarebbero Vincenzo D'Alessandro e Mosca Sergio (quest'ultimo detenuto al 41bis).
Arrestati anche Paolo Carlei (da ieri in carcere), Catello Romano, (divenuto noto in quanto autore di una tesi di laurea in cui ha confessato diversi omicidi), Michele Massa e Antonio Lucchese ritenuti coinvolti in una serie di omicidio e tentati omicidi come il duplice omicidio di Carmine D'Antuono e Federico Donnarumma, avvenuto del 2008, quest'ultimo colpito casualmente in quanto il vero obiettivo dei killer era Carmine D'Antuono.
Già condannati gli esecutori materiali dell’omicidio di Tommasino: Salvatore Belviso, Renato Cavaliere, Raffaele Polito e Catello Romano, un giovane killer noto come “baby killer”.

«Quando ho accettato di candidarmi a Castellammare di Stabia - ha commentato Sanro Ruotolo - avevo chiaro dentro di me che la battaglia contro la camorra e' ancora tutta da combattere. Ho detto che è stato sciolto il Consiglio Comunale ma non è stata sciolta la camorra. Ringraziamo la magistratura e le forze dell'ordine per il lavoro fatto, l'arresto di esponenti di punta del Clan D'Alessandro rappresenta un segnale importante per la citta': possiamo sconfiggere la camorra, dobbiamo sconfiggere la camorra. Ora bisogna alzare il livello di attenzione sugli ultimi giorni di campagna elettorale: con 580 candidati in campo il rischio di condizionamento ed infiltrazione della camorra è altissimo. Nei prossimi giorni costituiremo un Osservatorio cittadino sui flussi elettorali per comprendere in alcuni quartieri ed in alcune sezioni elettorali la camorra chi farà votare».

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