Spazzatura di ogni genere a fuoco ieri mattina. Intervento tempestivo dei vigili del fuoco
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Ancora una volta in fiamme il vecchio deposito merci dell’Aranciata Faito, fabbrica dismessa e abbandonata che si trova nel cuore del rione Savorito, a Castellammare di Stabia. Ormai da anni è diventato una vera e propria discarica abusiva, con elettrodomestici, pneumatici, materassi e rifiuti di ogni genere ammassati ovunque. E periodicamente, come raccontano anche i vigili del fuoco, vengono appiccate le fiamme, quasi per “fare spazio” alla nuova spazzatura che deve arrivare, nonostante la maggior parte dell’immondizia presente faccia parte della categoria dei “rifiuti speciali”, quelli che necessitano di un trattamento particolare per lo smaltimento. Ieri mattina, intorno alle 11 di ieri, è arrivata la chiamata ai vigili del fuoco stabiesi che prontamente si sono recati sul posto. Alcuni abitanti della zona, infatti, si sono accorti del fumo nero che si alzava dal grosso capannone che ricorda l’industria stabiese che produceva bevande, ormai fallita ormai vent’anni fa. Il fumo denso era dovuto ai copertoni delle ruote presenti a centinaia in quel deposito abbandonato, di proprietà di un privato. All’arrivo dei pompieri, le fiamme erano già giunte in prossimità di un cumulo di frigoriferi, circa 60, ammassati nel capannone dismesso di via Savorito. In un paio di ore, l’incendio è stato domato, anche se le difficoltà non sono mancate. Il rischio era quello di un’intossicazione per gli abitanti delle palazzine che sorgono proprio nei pressi dell’ex Aranciata Faito. I materiali andati in fiamme ieri mattina, sicuramente per opera di piromani, sono per la maggior parte tossici, dannosi già se ammassati senza le dovute cure in discariche non autorizzate e non idonee. Ora le forze dell’ordine cercano i responsabili.
«Vittoria importante contro una grande squadra. La dedico alla città di Castellammare ed alle vittime della funivia del Faito». Mosti. «Segnare regala sempre una grande emozione, ora vogliamo finire bene. Alla fine vedremo dove saremo e chi dovremo affrontare»
