«Gravissima criticità al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo». E’ questo l’oggetto della missiva inviata dalla Fials ai vertici sanitari regionali e locali per cercare di fare chiarezza e chiedere provvedimenti sull’emergenza che in questi giorni si sta vivendo tra le corsie del nosocomio stabiese. L’allarme, in realtà, è stato lanciato dal Primario del Pronto Soccorso e prontamente intercettati dal sindaco che ora chiede l’intervento del Direttore Sanitario del San Leonardo, il Dott. Mauro Muto, «che in verità si è distinto solo come cognome, ma che nei fatti puntualmente ha dimostrato tutt’altro – attacca Gennaro Iovino, segretario della Fials – Infatti, da quando è rientrato in servizio all’Ospedale San Leonardo dal 1 Gennaio 2022 in un momento così serio e delicato, non ha emanato una sola disposizione al fine di garantire la sicurezza degli stessi lavoratori, si è distinto ad essere "muto" come un pesce fuor d’acqua lasciando gli operatori in balia delle onde, mettendo a serio rischio e pericolo la salute degli stessi. Il grido lanciato dal Primario F.F. MCAU-Pronto Soccorso è un grido che deve far riflettere in primis a chi rappresenta questa azienda, il quale deve riflettere seriamente, unitamente al Direttore Sanitario e al Direttore Amministrativo Aziendale».
La quarta ondata della pandemia sta mettendo in ginocchio tutte le strutture sanitarie del paese, ma quello su cui puntano il dito i sindacati locali è la «maniera disumana» in cui devono lavorare gli operatori del pronto soccorso. «Su 7 posti letto covid in Pronto Soccorso vi sono oltre 25 pazienti sempre su barelle, nei corridoi, e senza che vi sia la possibilità di essere monitorizzati – prosegue la nota della Fials - Assurdo che vengono trattati in ambienti sporco-pulito, pulito-sporco, e che tutto questo ha reso possibile contagiare non solo gli operatori del Presidio Ospedaliero San Leonardo ma anche i pazienti che entravano negativi e dopo 48-72 ore uscivano positivi per la mancanza dei dovuti spazi assistenziali, aberrante che i medici siano costretti a lavorare e passare allo stesso tempo dal percorso pulito al percorso sporco per poi ritornare nel percorso pulito. Ci domandiamo perché in altri presidi ospedalieri dell’ASL, vedi Nola, il Direttore Sanitario del Presidio la settimana scorsa ha convocato le OO.SS. in uno ai Responsabili delle singole unità operative complesse, stabilendo con gli stessi una organizzazione diversa al fine di tutelare la salute degli operatori e degli stessi pazienti. Ma al P.O. San Leonardo tutto questo non accade, esiste una sola regola "muti" di nome e di fatto! C’e’ voluto ben poco per creare una disorganizzazione che fino a pochi mesi fa, nonostante tutto, funzionava in maniera decente. Signor Direttore Generale bisogna intervenire e mettere al timone del nostro glorioso San Leonardo esperienza valida affinché tutte le conquiste fatte e avvenute nell’ultimo anno non siano state inutili. Faccia presto affinchè non si continui a "mutire" e a non agire!» conclude la nota.
«Vittoria importante contro una grande squadra. La dedico alla città di Castellammare ed alle vittime della funivia del Faito». Mosti. «Segnare regala sempre una grande emozione, ora vogliamo finire bene. Alla fine vedremo dove saremo e chi dovremo affrontare»