Contagi alle stelle, il Covid decima anche il personale del San Leonardo. Sono 25 gli operatori sanitari dell’ospedale stabiese che risultano contagiati in questa quarta ondata che sta mettendo a dura prova i servizi essenziali e il comparto socio-economico e produttivo. Un’ecatombe di operatori, rispetto alla quale il primario del pronto soccorso ha chiesto aiuto alla direzione sanitaria, per ricevere opportuni riscontri in merito alle prospettive per affrontare questa fase emergenziale che non accenna ancora a placarsi. La variante Omicron sta imperversando su tutto il territorio nazionale. E la campagna vaccinale si sta rivelando utile per contenere le complicazioni mediche dovute al contagio, ma non la crescita esponenziale dei cittadini positivi al tampone, che hanno raggiunto picchi finora inesplorati. L’emergenza ha coinvolto anche l’ospedale San Leonardo, in cui non si registrano più le file di ambulanze, in coda ad attendere un posto tra le corsie, ma la situazione critica coinvolge principalmente il personale, con una carenza di operatori sanitari su livelli simili a quelli della prima violenza ondata Covid, quando il San Leonardo divenne l’epicentro di proteste veementi per una gestione ancora incerta del contagio per gli operatori. E ad oggi anche la trasformazione di una parte di Medicina d’urgenza in reparto Covid non sembra più sufficiente a contenere i flussi di pazienti, perlopiù novax, costretti a ricorrere alle cure mediche per guarire dalle complicazioni di natura respiratoria causate dal virus. Una situazione complessa su cui l’ultima parola spetta ora alla direzione sanitaria dell’Asl Napoli3 Sud, chiamata a sbrogliare una matassa intricata per ripristinare l’efficienza del San Leonardo e garantire la tutela di un’utenza che ingloba nel complesso quasi un milione di persone.
«Vittoria importante contro una grande squadra. La dedico alla città di Castellammare ed alle vittime della funivia del Faito». Mosti. «Segnare regala sempre una grande emozione, ora vogliamo finire bene. Alla fine vedremo dove saremo e chi dovremo affrontare»