Ombrelloni, lettini ed asciugamani riempiono non solo il litorale di via De Gasperi ma anche l’arenile di Castellammare di Stabia. Un litorale in cui la qualità dell’acqua del mare migliora di anno in anno ma che non ha ancora raggiunto i valori necessari per permettere la balneabilità. In vari punti, del resto, ci sono i cartelli di divieto di balneazione fatti installare dal Comune ma, a quanto pare, molti cittadini – volutamente o per disattenzione – disattendono tale imposizione.
E così, questa mattina, in tanti hanno deciso di prendere il sole e fare un tuffo nelle acque antistanti la villa comunale. Ampi spazi, comodità nel raggiungere il litorale la domenica mattina così come trovare un parcheggio, nessun costo per lettini ed accesso alla spiaggia: questi gli elementi che hanno convinto in tanti a scegliere l’arenile di Castellammare per la classica tintarella.
Da registrare, in questi giorni, la protesta di un gruppo di cittadini che hanno chiesto al Comune di intervenire affinchè i cancelli di accesso alla spiaggia adiacente Marina di Stabia vengano aperti. SI tratta di un tratto di costa del litorale di via De Gasperi, lo ricordiamo, appartenente proprio al porto turistico e che ogni anno consente ai cittadini di utilizzarlo aprendo il cancello per l’accesso. Ma in questo momento, con le norme anti covid da far rispettare, è impensabile che venga permesso l’accesso al mare in quel punto.
Intanto anche le spiagge libere di Castellammare (La Palombara, la Calcina e la Palombara) sono state prese d’assalto. Spiagge che non godono più della gestione dei privati, con il Comune che tarda ancora a pubblicare il bando di affidamento. Per cui, tutti al mare: ma chi controlla?
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»