Ogni anno, la notte dell’Immacolata a Castellammare di Stabia trasforma il lungomare in un palcoscenico di luci, fiamme e devozione popolare. I falò sull’arenile illuminano la costa, mentre le processioni notturne attraversano le strade del centro storico e le voci votive di Fratiell e Surelle riecheggiano tra piazze e vicoli. È una festa che unisce migliaia di cittadini, tra momenti di preghiera e celebrazioni comunitarie, e che da sempre rappresenta uno dei momenti più sentiti dell’anno. Accanto a questo spettacolo di tradizione, permane tuttavia l'attività di vigilanza che coinvolge tutto il territorio. Nei quartieri più popolosi, la pratica dei falò abusivi continua a creare problemi di sicurezza: legna raccolta illegalmente, incendi non controllati e, talvolta, veri episodi di sfida alle autorità. Per questo motivo, da anni viene strutturata una task force con le forze dell’ordine e il Comune, con pattugliamenti mirati, controlli capillari e monitoraggio delle aree a rischio. L’obiettivo è prevenire comportamenti pericolosi senza ostacolare la partecipazione popolare alla festa sull'arenile.
Il lavoro della task force non si limita solo ai quartieri: anche sul lungomare, dove vengono allestiti i falò legali, gli agenti sorvegliano che tutto si svolga in sicurezza, prevenendo incidenti e garantendo la protezione dei cittadini. La gestione coordinata tra Comune, polizia municipale e altre forze di sicurezza punta a preservare la festa, permettendo a famiglie, giovani e turisti di vivere appieno la magia della notte dell’Immacolata.
La festa resta così un evento che intreccia fede, tradizione e comunità. I falò sull’arenile, le processioni e i canti popolari continuano a rappresentare l’anima di Castellammare, mentre la presenza costante della task force assicura che la sicurezza e il rispetto delle regole accompagnino ogni celebrazione. Negli anni, questo equilibrio tra celebrazione e prevenzione si è rivelato fondamentale per provare a limitare problemi ambientali e rischi nei quartieri, con l'obiettivo di fare in modo che la festa dell’Immacolata resti un momento di gioia condivisa e partecipazione civile.
L'analisi del tecnico gialloblù. «Abbiamo dimostrato di avere identità ed anima. Degli arbitri non parlo»