Ieri, lontano da telecamere e riflettori, Don Luigi Ciotti ha fatto visita a Don Salvatore Abagnale. Il prete nato sulle Dolomiti è una vera e propria istituzione vivente. Il suo impegno per la gente ricorda il lontano 1965 quando fondò il Gruppo Abele con l'intento di salvare e migliorare le vite di persone in difficoltà. La sua prima parrocchia fu la strada da cui ha salvato nei decenni migliaia di anime.
Allo spegnersi dei riflettori puntati su Castellammare dei giorni scorsi, Don Luigi Ciotti telefona a Don Salvatore e semplicemente gli dice "Sto arrivando" come racconta proprio Don Salvatore sulla sua pagina Facebook. "Don Luigi Ciotti, una carezza di Dio" così si esprime il parroco dello Spirito Santo. La chiamata di Don Ciotti arriva alle 9.40 di mattina, mentre Don Salvatore era in parrocchia. Una chiamata che proprio non si aspettava, una sorpresa improvvisa. Per Don Salvatore, Don Luigi Ciotti è un Santo vivente e le emozioni che hanno inondato il suo animo sono state molte, come lui stesso racconta e al momento dell'arrivo del sacerdote si sono subito raccolti in preghiera circondati solo dalla pace della chiesa. La sensazione di Don Salvatore era quella di avere di fronte un padre che ha lasciato tutto ed è corso per aiutare e incoraggiare un figlio in difficoltà. Un figlio in difficoltà perfino con alcune delle persone che lo circondano. Molti hanno completamente travisato il motto "Noi siamo di più". Ma Don Salvatore ci tiene a spiegare anche il profondo significato di questa massima e dice che persino quei ragazzi colpevoli di un gesto così atroce sono di più e bisogna aiutarli a farglielo capire. La risposta, per Don Ciotti bisogna trovarla nel Vangelo, i due più grandi punti di riferimento per lui sono il Vangelo e la Costituzione. "Il Vangelo uguale uomo" proprio queste le parole che ha detto anche in questa occasione a Don Salvatore. Significativo è anche il pensiero del sacerdote torinese che spiega come il comandamento "Non uccidere" non riguarda solo l'uccisione materiale della persona. Con l'associazione Libera Don Ciotti annuncia di restare vicino a Don Salvatore e a tutta la comunità e ha espresso la volontà di far sentire alla città di Castellammare il suo appoggio. Lontano dal clamore e dalle luci dei riflettori Don Ciotti conclude "Vai avanti Salvatore, io ci sono".
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»