Si è conclusa ieri la doppia prova scritta del concorso per istruttore direttivo al comune di Castellammare di Stabia. Una prova che si è svolta presso l’istituto scolastico Karol Wojtyla di via Napoli e che ha visto impegnati 73 candidati nella risposta aperta a 8 quesiti.
Durante la prova alcuni candidati si sono però lamentati perché ad una ragazza è stato consentito l’uso del vocabolario. «Nel testo del bando era espressamente riportato come non fosse consentita durante le prove la consultazione di alcun testo – ha spiegato a StabiaChannel un ragazzo che ha partecipato alla prova – Proprio per questo nessuno, tranne questa ragazza, aveva portato con se alcun testo, compreso il vocabolario».
L’uso del vocabolario, però, anche nei compiti in classe delle scuole è sempre consentito. Ecco perché potrebbe sorgere qualche dubbio sulla reale valenza della protesta. Ma anche su questo punto i candidati che hanno protestato hanno le idee chiare. «Ieri abbiamo svolto la prima prova che consisteva in un tema con ausilio di codici non commentati – continua a spiegarci un ragazzo - Tra le domande c'era la ‘concussione’: si apre il vocabolario e si cerca. C’era l’’incandidabilità’: si apre il vocabolario e si cerca. E ancora c’era ‘determina’, idem. Insomma, cose che con un vocabolario ci si poteva aiutare».
Sul dubbio circa la possibilità di utilizzare un vocabolario durante la prova il ragazzo è chiaro. «Avrebbero dovuto scriverlo, perché io non l'ho portato e mi avrebbe aiutato, Il punto è questo. Lo aveva una sola persona su 73 candidati».
Una questione che qualcuno dovrà ora chiarire per fugare questo ed ogni altro possibile dubbio sulla vicenda.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.