«Abbiamo fatto il possibile per regolarizzare la permanenza della collezione di burattini e marionette nella Reggia di Quisisana. Ma ora basta. Dopo l’ennesimo rinvio della sottoscrizione del contratto tra la Compagnia degli Sbuffi e il Comune di Castellammare di Stabia, il dirigente del settore competente ha invitato il comandante della polizia municipale ad attivare la procedura di rilascio dei locali». A dirlo è il sindaco Gaetano Cimmino.
«Considerate le varie note inviate, la nostra disponibilità a cercare una soluzione legittima e congrua, il tempo trascorso dall’approvazione della delibera atta a regolarizzarne l’occupazione dei locali della Reggia non trova più giustificazioni plausibili.
Dopo le svariate proroghe concesse per l’apposizione della firma sul contratto, ancora una volta oggi, termine ultimo per la firma, è pervenuta una pec in cui la Compagnia dichiarava di riservarsi ulteriori valutazioni riguardo alla sottoscrizione del contratto. Precisazioni che avrebbero potuto essere effettuate abbondantemente nei giorni antecedenti e non poche ore prima dell’incontro che avrebbe dovuto sancire il lieto fine, a fronte della notevole disponibilità espressa dall’ente».
«A questo punto, si è ritenuta definitivamente conclusa la trattativa. L’occupazione degli immobili comunali per troppi anni è stata concessa in modo superficiale, con interpretazioni discutibili del regolamento vigente. Oggi con questa amministrazione non c’è più spazio per i regali agli amici degli amici» conclude il sindaco.
Dura la posizione invece del consigliere comunale di opposizione Andrea Di Martino: «È un vero e proprio errore sgomberare la collezione di burattini e guarattelle dell'Ipiemme e della Compagnia degli Sbuffi dalla Reggia di Quisisana. Una collezione, composita ed antica di arte e cultura. Di scambio con le diverse compagnie del teatro di Figura del mondo. Doveva essere il nucleo fondativo del Museo Civico della città. Sulla base di ben due delibere approvate dal consiglio comunale, sia dalla giunta Pannullo sia dalla giunta Cimmino. Poi improvvisamente il percorso del museo civico, di cui il comune è dotato anche di un regolamento di funzionamento, si è completamente arenato. Per cui l'esistenza di una collezione di importanza internazionale, invece di essere trattata come un fondo culturale costitutivo del Museo è stata improvvisamente considerata una occupazione di locali comunali a cui chiedere un corrispettivo.
Una idea mercantile della cultura che da oggi rende più povera questa città. L'antica collezione di burattini e guarattelle è stata cacciata della città. Troverà di certo altri amministratori che saranno apprezzarne il pregio e la faranno divenire patrimonio della propria comunità. Castellammare nel frattempo è più povera avendo perso un patrimonio a cui l'Unesco potrebbe riconoscere a giorni la rilevanza universale. Un nuovo grande risultare della amministrazione del fare danni» conclude.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.