A Castellammare di Stabia torna al centro del dibattito la gestione delle allerte meteo e la conseguente chiusura del cimitero comunale. A sollevare il caso è un fioraio che attraverso i social evidenzia le ricadute economiche delle ordinanze.
«Tra luglio e agosto siamo rimasti chiusi quasi dieci giorni - racconta - con conseguenze economiche disastrose. I fiori sono merce deperibile: se il cimitero chiude, il giorno dopo bisogna buttarli e comprarne altri, sperando che riapra. Intanto i cittadini si stanno abituando a non andare perché c’è allerta meteo».
L’operatore chiede : «Anche in caso di allerta il cimitero dovrebbe restare aperto. Se poi le condizioni peggiorano, si può sempre decidere di chiudere. Sto pensando all'inverno».
Dal lato dell’amministrazione resta la linea della prudenza. La chiusura durante le allerte meteo viene adottata come misura di prevenzione, per ridurre i rischi legati a raffiche di vento o temporali in un’area dove la sicurezza dei visitatori deve essere garantita.
Con l’inverno ormai alle porte, il tema rischia di riaccendersi. Da un lato la richiesta di chi vive il cimitero come luogo di lavoro e teme nuove perdite economiche, dall’altro l’esigenza di non sottovalutare i rischi per l’incolumità pubblica. Una questione che, tra prudenza e necessità, resta aperta.
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