Gli sversamenti abusivi continuano a mortificare i boschi di Quisisana. A pagarne le spese, come spesso accade, sono le Fontane del Re, travolte ormai da anni da un degrado senza fine e lasciate in un totale stato di abbandono. Nei pressi di uno dei luoghi più suggestivi dell'intera area di Quisisana, infatti, sono state rinvenute due lastre di eternit, notoriamente pericoloso per la presenza al suo interno di amianto, la cui inalazione delle polveri ha causato svariate malattie, incluse diverse tipologie di tumore. Lo scempio assume una rilevanza ancora maggiore se si considera che è stato perpetrato in un luogo che ha raccolto nel 2012 oltre 17mila voti, piazzandosi al sesto posto nazionale, su un totale di 7662 segnalazioni, in occasione del censimento “I luoghi del Cuore” promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) e da Intesa San Paolo con lo scopo di riqualificare tesori poco valorizzati sul territorio italiano. Ma ormai da anni i boschi di Quisisana hanno smarrito la loro antica magnificenza e costituiscono il simbolo del declino di una città che stenta ancora a risalire la china.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.