La pedalata cittadina più amata dagli stabiesi compie 10 anni. Torna “E mò Pedalea!”, l’evento targato “gli Amici della Filangieri”, che come di consueto ha avuto inizio nel tardo pomeriggio nei pressi dell’Hotel Miramare. A distanza di un anno nessuno si sarebbe mai aspettato che la Decima edizione avesse preso il via dopo due mesi e mezzo di lockdown a causa della pandemia che ha colpito il nostro paese. Ciononostante, hanno pedalato in numerosi lungo le strade della città, per sensibilizzare ancora una volta i cittadini all’utilizzo della bici come mezzo alternativo alle automobili. Tra le tappe più importanti, Villa Gabola, Via Nocera (in prossimità del Tunnel della collina di Varano) e Palazzo Farnese. Ne abbiamo discusso con Gianluigi Donnarumma presidente dell'associazione organizzatrice dell'evento.
Come giudica nel complesso questi 10 anni di attività e che effetto fa tornare a pedalare, dopo la prima fase di emergenza Covid?
Ogni anno la pedalata ha avuto significati diversi. Sin dalle primissime edizioni della nostra iniziativa, abbiamo provato ad arricchirla di significati, cercando di non relegare il tutto a una banale passeggiata in bici, ma a un modo per confrontarci con le persone negli spazi reali e per condividere la nostra battaglia e la nostra visione di città.
Proprio per la mancanza di quegli spazi reali durante questo anno caratterizzato dal distanziamento sociale e dal lockdown, tornare a pedalare tutti e tutte insieme per strada ci riempe di felicità, soprattutto perché è il decimo anno in cui si solge "E mò pedala!". L'idea, inizialmente di un gruppo di ragazzi e ragazze, è diventato uno degli eventi più longevi e amati in città, capace di coinvolgere giovanissimi e anziani.
A Castellammare dopo la fine del lockdown tornano i vecchi problemi: città paralizzata dal traffico, cittadini che chiedono più parcheggi. Qual è la posizione degli Amici della Filangieri?
Speravamo che il ritorno alla normalità fosse stato diverso, che la minaccia di un qualcosa che ha sconvolto totalmente le nostre vite ci avrebbe spinto a migliorare il modo con cui ci approcciamo alla natura e ai beni comuni.
D'altronde lo diciamo da anni: la mentalità delle persone deve cambiare di pari passo con le azioni amministrative.
Questo passaggio, nonostante timidi sforzi da parte dell'amministrazione Cimmino, con cui abbiamo un rapporto di confronto e di dialogo, specialmente con l'Assessore alla mobilità, ambiente e sicurezza Scafarto, non è stato fatto, a nostro avviso, con la dovuta convinzione.
Nonostante siamo sicuri che da un punto di vista tecnico il PUM redatto dagli architetti Santagata e Russo abbia del potenziale che potrebbe ridefinire in meglio la nostra città, sentiamo che manchi la determinazione che solo una direzione politica chiara può trasmettere alla cittadinanza. Si parla di diverse iniziative messe in campo e in alcuni casi poi riformulate o addirittura sospese (vedasi la riapertura di via Duilio).
Si parla persino di aumentare la tariffa per il parcheggio sulle strisce blu, nonostante sia solo un'ipotesi.
Siamo in linea di massima d'accordo con l'idea che c'è alla base: il prezzo più alto dissuade chi viene da fuori ad arrivare fino al centro per parcheggiare, evitando di intasare le strade. Inoltre, favorisce il ricambio dei veicoli in sosta che fa bene al commercio.
Siamo molto scettici su come si arriverà a questa misura. Tuttavia, ci chiediamo se e per quando sarà effettivo questo cambiamento e se saranno finalmente pronte le navette che dai parcheggi periferici porteranno nei luoghi più frequentati della città. Proposte giustissime e condivisibili che fin'ora sono state però solo annunciate.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»