Accanto alla piccola c’erano anche i due fratellini gemelli La protesta dei residenti: qui il rischio è continuo Casola. Era andata con la mamma e i fratellini dalla nonna. Al ritorno la tragedia impossibile da immaginare: Lucia viene travolta e muore. Aveva sei anni. A ucciderla uno scooter impazzito, scivolato come una saponetta sul bagnato, che prima la falcia, poi va a schiantarsi contro un muro. Il giovane di 20 anni, Francesco Alaia, che era alla guida è stato denunciato: è accusato di omicidio colposo. Ma è la prassi, fanno notare gli investigatori che però sottolineano anche che il ragazzo guidava con un braccio ingessato. Sono da poco passate le 18 quando Lucia D’Ambrosio esce dall’abitazione di nonna Anna che si trova in via Roma, nei presi della scuola che la piccola frequentava. Da quando Lucia aveva cominciato la prima elementare si fermava tutti i giorni dalla nonna, poi nel pomeriggio la mamma la raggiungeva per riportarla a casa. Anche ieri era andata così. Carmela, la mamma, la tiene per mano mentre spinge il passeggino con gli altri due figli, i gemellini più piccoli di Lucia di qualche anno. La donna non fa neppure in tempo ad accorgersi di quello che sta accadendo: la moto piomba sulla sua bambina facendola balzare come una bambola gettata via. La piccola, nonostante il volo di almeno una ventina di metri, respira ancora quando arrivano i soccorsi. Lucia viene caricata su un’ambulanza del 118 e trasportata prima all’ospedale di Gragnano, ma - mentre i medici dispongono il trasferimento al Santobono - il cuore della bimba cessa di battere. Nel frattempo giunge anche il papà Antonio che fa l’imbianchino e che era stato avvertito dell’incidente mentre era al lavoro. Sul posto giungono gli agenti del commissariato di Castellammare, coordinato dal vicequestore Luigi Petrillo, e della Stadale. I poliziotti interrogano Alaia che è rimasto in via Roma, sotto choc e guardato a vista dai testimoni perché non si allontani. Il giovane in lacrime racconta di aver perso il controllo dello scooter e di non aver avuto il tempo di tentare una manovra per evitare l’incidente lungo una strada che è senza marciapiede, e dove spesso la velocità dei mezzi che la percorrono è sostenuta. Gli agenti dovranno stabilire anche se a provocare la caduta sia stata proprio l’alta velocità. Poco distante dal luogo dove ieri è morta Lucia, in agosto, aveva perduto la vita Adriana Lignola una fotografa di 36 anni: era su una moto che si scontrò con un’auto. Ora gli abitanti che hanno dovuto assistere a un’altra tragedia chiedono interventi per la sicurezza stadale: «Qui - dicono - si rischia la vita ogni giorno».
Base Popolare Democratici e Prograssisti, dopo l'ennesima critica di immobilismo alla maggioranza del sindaco Vicinanza,annunciano il loro "passo laterale".
