Allarme nettezza urbana, a Boscoreale torna di moda l'ipotesi di conferimento dell'umido presso la Cava Sari. In mattinata il sindaco Diplomatico ha incontrato una delegazione delle 'Mamme Vulcaniche', spiegando che «l'emergenza non è dovuta al termovalorizzatore di Acerra, che comunque si fermerà per manutenzione programmata per il prossimo mese di settembre». Il primo cittadino ha poi rassicurato circa le attività in corso per risolvere il problema, pur ribadendo che «allo stato non vi è certezza sui tempi di superamento dell'emergenza».
Decisamente negative, a margine del colloquio, le sensazioni delle attiviste: «Concluso l'incontro con il sindaco. Purtroppo le notizie non sono buone. Ad oggi non ci sono soluzioni in vista per la nuova emergenza rifiuti - affermano -. L'emergenza purtroppo non riguarda solo Boscoreale ma come ben sappiamo anche tutti gli altri paesi limitrofi e del sud. A breve, saremo sommersi dall'umido se non riescono a trovare una soluzione concreta. Non vogliamo pensar male, ma l'incubo cava Sari sembra riaccendersi. Speriamo sia solo un brutto presentimento».
La nota diramate dalle Mamme Vulcaniche, il gruppo di donne che quasi dieci anni fa a Terzigno e Boscoreale riuscì a fare chiudere la discarica in pieno Parco del Vesuvio, riuscendo peraltro a fare stralciare dal piano rifiuti una seconda e più grossa cava, la Vitiello. Ora, con il problema dei conferimenti, le Mamme temono per una ripresa degli sversamenti nella zona. Nel frattempo in piazza Pace continua il lavoro dell'amministrazione per studiare un'alternativa a lungo termine per il conferimento dell'organico dopo il caso Sesa.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.