C’è una nuova, rivoluzionaria, tendenza nel mondo della moda per i bambini. Si tratta della moda unisex che, negli ultimi anni, sta conquistando sempre più consensi. Come confermato dallo studio di idealo, infatti, i prodotti unisex per bambini sono perfetti per promuovere la crescita dei più piccoli, lontano dagli stereotipi sui ruoli di genere. E nello scegliere prodotti unisex, secondo l’analisi già citata, si dà la possibilità di crescere in totale libertà, senza mai giudicare idee di stile e personalità altrui.
Idealo, infatti, ha ascoltato i pareri di diversi genitori che si sono aperti all’esperienza di acquisto di prodotti unisex per bambini. Come Silvio, genitore che ha insegnato al proprio figlio l’importanza della bigenitorialità e il superamento degli stereotipi tradizionali. Oppure come Danila, mamma di Alex e Elisa he ha dato ai propri figli un messaggio di libertà di scelta e rispetto altrui.
La moda agender
D’altronde, come ben sappiamo, il mondo della moda è sempre aperto alle novità più interessanti e negli ultimi anni ha introdotto, ad esempio, il concetto di moda Agender. Si tratta di una tendenza che fa sempre meno distinzioni tra uomo e donna e usa capi, fantasie, materiali e accessori indifferentemente per lei e lui. Negli scorsi anni, ad esempio, il noto marchio Gucci ha fatto sfilare un tailleur pantalone di tessuto fiorato in versione per lui e per lei con solo le necessarie differenze di taglio. Nella collezione da uomo di Burberry si sono viste camicie di pizzo da portare con la cravatta.
Nella città di Londra, sempre molto attenta ai temi di rispetto e multiculturalità, è stato aperto il concept store A Gender dei magazzini Selfridges. L’e-shop onlinethecorner.com vende solo abiti assolutamente identici per lui e per lei.
Il primo a trattare il tema è stato Giorgio Armani che già a partire dagli anni Settanta ha seguito questa filosofia: «Elimino le differenze tra uomo e donna. Ho dato all'uomo la scioltezza e la morbidezza della donna, e alla donna l'eleganza e il comfort dell'uomo».
D’altronde il fenomeno della moda agender non è altro che l’evoluzione naturale di quella che è stata per anni la moda unisex che constava di una serie di capi passe-partout che potevano essere usati indifferentemente da lui o da lei: jeans, camicie, giacche e via vestendo.
Con la moda Agender l’obiettivo è quello di consentire ai clienti di scegliere il modo in cui vestirsi “senza limitazioni o stereotipi”, in una “propensione alla moda” che “trascende i tradizionali concetti di ‘per lui’ e ‘per lei’”. Le aree “Agender” vedono il coinvolgimento di marchi con una lunga tradizione di abbigliamento “non di genere”, come Commes des Garçons, Maharishi e Yohji Yamamoto, di altre firme meno conosciute e di un paio di couturier rinomati come Jeremy Scott e Rad Hourani - unico stilista a presentare una collezione unisex alle sfilate dell’alta moda a Parigi.
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