Arrestato in Germania un affiliato del clan Cesarano, doveva scontare quattro anni di reclusione per una condanna per associazione per delinquere di stampo camorristico. In seguito ad un blitz della polizia tedesca, lo scorso pomeriggio è finito in manette Bernardo Vetriolo, 51enne stabiese, pregiudicato, già da tempo noto alle forze dell’ordine e ritenuto vicino al clan della famiglia Cesarano. Destinatario di un provvedimento di esecuzione emesso dalla procura generale della Repubblica di Napoli, Vetriolo doveva scontare quattro anni di carcere per reati di associazione per delinquere di stampo camorristico. Le indagini sono state condotte del nucleo operativo dei carabinieri di Castello di Cisterna attraverso un lungo lavoro di intelligence internazionale che ha consentito di ripercorrere tutti gli spostamenti del pregiudicato, rintracciato in un negozio della città di Krefeld, denominato «La Bella Italia». A far scattare le manette, in seguito all’operazione della polizia tedesca, è stato il mandato di arresto europeo siglato dalla procura napoletana. Attualmente, Vetriolo è detenuto nel carcere tedesco di Krefel in attesa di estradizione, che secondo gli inquirenti dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, in seguito all’espletamento delle formalità di rito. Non si arresta, dunque, la lotta alla criminalità organizzata sul territorio della provincia. L’arresto di Vetriolo, infatti, arriva a pochi giorni dalla confisca dei beni al boss dei monti Lattari, Leonardo Di Martino e dall’arresto di altri tre malavitosi stabiesi finiti in manette per usura.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.