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Pompei - Ancora una volta, esempio di rinascita

Inaugurato oggi 25 gennaio 2021 il nuovo Antiquarium del Parco Archeologico.

tempo di lettura: 4 min
di Valeria Cimmino
25/01/2021 18:39:59

“Pompei è anche l'emozione che suscita un luogo dove c'è stata un'immane tragedia, ed un luogo che ci fa riflettere sulle tragedie dell'umanità. Ne stiamo vivendo una  proprio adesso e Pompei anche in  questo caso ci aiuta a riflettere e ci invita a raccoglierci in noi stessi per cercare di comprendere che cos'è l'umanità, che cos'è la vita, e che cos'è la tragedia. Speriamo di riprenderci presto come Pompei insegna, perché Pompei è il luogo per eccellenza più resiliente, se pensate che una città morta continua ad essere viva, anzi, vivissima.”: così Massimo Osanna, Direttore Generale Ad interim, del Parco Archeologico.

 

La storia di Pompei raccontata attraverso i suoi reperti dall'età sannitica del IV secolo a. C. all'eruzione del Vesuvio del '79 d. C., esposta da oggi in una collezione permanente, nell'Antiquarium completamente rinnovato e riallestito ed inaugurato oggi alla presenza del Professore Massimo Osanna, Direttore ad interim del Parco e, del Generale Mauro Cipolletta, Direttore Generale del Grande Progetto Pompei e del Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio.

La storia travagliata dell'edificio fu  soggetta a varie vicende. Inaugurato da Giuseppe Fiorelli nel 1873, fu ampliato da Amedeo Maiuri a partire dal 1926, ma nel 1943 subì danni a causa di un bombardamento che portò alla distruzione di un'intera sala, con la conseguente perdita di molti reperti. Seguì poi un nuovo allestimento nel 1948.  Nel 1980, il terremoto portò nuovamente alla chiusura che durò ben 36 anni.

 Nel 2016, fu riaperto ma esclusivamente per esposizioni temporanee.

Oggi finalmente è stato restituito alla pubblica fruizione.

Il museo è concepito stavolta come  uno spazio, concettualmente  nuovo, che tuttavia rimanda alla prima idea museale di Amedeo Maiuri. L'intenzione, come si può notare percorrendo l'area espositiva, è stata quella di creare un percorso che possa fungere da introduzione alla visita del sito archeologico.

Attraverso alcuni reperti più rilevanti è illustrata la storia di Pompei dall’età sannitica (IV secolo a.C.) fino all'eruzione del 79 d.C.

“Oltre a celebri testimonianze dell’immenso patrimonio pompeiano, - Illustra Massimo Osanna - come gli affreschi della Casa del Bracciale d’oro, gli argenti di Moregine o il triclinio della Casa del Menandro, sono qui esposti anche i rinvenimenti dei più recenti scavi condotti dal Parco Archeologico: dai frammenti di stucco in I stile delle fauces della Casa di Orione al tesoro di amuleti della Casa con Giardino, agli ultimi calchi delle vittime dalla villa di Civita Giuliana.”

Il percorso espositivo consiste in 11 sale, sviluppate su un'area di circa 600 m quadri, suddivise nelle sezioni: Prima di Roma, Roma vs Pompei, Pompeis diffcile est, Tota Italia, A fundamentis reficere e L’ultimo giorno. Ognuna delle sale racconta un capitolo della storia di Pompei: le origini, i rapporti con Roma, cultura e stile di vita, la prosperità degli anni d'oro vissuta fra il 27 a.C. – 68 d.C. 

Uno degli obiettivi principali dell'allestimento inoltre è stato quello di sottolineare il lavoro degli studiosi ed archeologi predecessori che hanno permesso la “riscoperta” di Pompei attraverso la storia, a partire da Giuseppe Fiorelli , “il primo sopraintendente della storia” ed Amedeo Maiuri, che organizzò l’allestimento dei reperti, dei calchi delle vittime, degli oggetti di quotidianità e della statuaria.

Gli ambienti estremamente lumimosi  vogliono ricostruire l’atmosfera dell’Antiquarium, pensato proprio da Amedeo Maiuri. C'è un recupero spaziale delle gallerie originali e sono state restaurate le vetrine espositive degli anni 'Cinquanta. Inoltre le vetrine, le basi per la statuaria e le vetro-camere sono state realizzate in pietra lavica, così come il grande portale con la scritta “ANTIQUARIUM”. L’allestimento, curato da COR arquitectos & Flavia Chiavaroli.

Durante la conferenza stampa di presentazione è intervenuto il Generale Mauro Cipoletta che ha ancora una volta sottolineato che questo è l'ennesimo tassello di un ampio progetto in itinere, che vedrà soprattutto l'ampliamento delle infrastrutture e dei trasposti del territorio, e la valorizzazione dei siti minori del Parco, come le Ville di Stabiae a Castellammare. Ha concluso il Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, con l'annuncio dell'imminente conferimento della Cittadinanza Onoraria al Professor Osanna ed al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

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