L’incontro sul tema “VIOLENZA NELLE RELAZIONI TRA ADOLESCENTI. COME RILEVARLA E AFFRONTARLA”, rinviato lo scorso anno, si terrà il 1° febbraio prossimo all’interno del Salone Luisella Viviani in via Gesù 29 a Castellammare di Stabia, con inizio alle 17,30.
In relazione al problema della violenza nella sua complessità, con questa iniziativa intendiamo attenzionare un altro fenomeno preoccupante che riguarda le giovani generazioni. Fenomeno che abbisogna di immediati interventi legislativi e soprattutto sociali che non siano soluzioni, come tante che si stanno prendendo, tamponamenti e soprattutto scaturite con la logica dell’emergenza e che non tengono conto oltre della complessità del problema nemmeno della opportuna contestualizzazione rispetto ai luoghi, alle situazioni, ai mezzi e a tante altre variabili.
A parlare del tema Maria Luisa Iavarone professore ordinario di Pedagogia generale e sociale presso il dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.
“Maria Luisa Iavarone ha fatto sentire con forza la sua voce negli ultimi mesi. A dicembre del 2017 suo figlio Arturo, 17 anni, è stato brutalmente accoltellato da un gruppo di minorenni, senza un motivo preciso, con il solo scopo di mettersi in mostra. Lo hanno colpito sedici volte per poi lasciarlo a terra, in una pozza di sangue. Una coltellata ha mancato la carotide per due millimetri e lui si è salvato. Maria Luisa Iavarone, racconta che da quel maledetto pomeriggio di dicembre che non dimenticherà mai, ha scelto di dedicare la sua vita alla battaglia per la legalità. Le cicatrici di Arturo le hanno dato a lei e a suo figlio il coraggio di trasformare una storia personale in una grande occasione collettiva”.
Interventi legislativi e sociali dunque, ma anche necessità di parlarne e soprattutto rivolgendosi agli adulti ai quali indirizziamo un invito accorato per provare tutti insieme a focalizzare meglio e con più conoscenze l’argomento e trovare momenti di azioni collettive atti a contrastare questi fenomeni che purtroppo non mancano anche nella nostra comunità.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»